Antonio Andrisani, Adele Caputo, Nico Colucci, Pasquale Doria, Guido Galante, Brunella Guida, Antonella Mazzei, Sergio Palomba, Antonio Sacco, Antonio Sansone, Daniela Scapin e Andrea Semplici. Sono gli ideatori e gli attuatori del nuovo “non gruppo” Exnovo, supportato dall’Associazione Lino Perrone.
La presentazione di Exnovo è avvenuta in mattinata a Serra Venerdì, uno dei rioni simbolo della Matera intesa quale laboratorio comunitario, nello spazio pubblico del bar That’s Amore.
Brunella Guida: :”Queto è un gruppo eterogeneo che nasce da un gruppo di amici che hanno competenze professionali ed estrazioni professionali completamente differenti, quindi ci sarà una bellissima contaminazione che potrà produrre valore all’interno di un contesto, attraverso la voglia di contaminarsi. La nostra storia nasce proprio sulla diversità. Il nostro gruppo vuole creare valore. Abbiamo un piccolo programma che partirà nel mese di maggio con mostre fotografiche e tanto altro. L’evento sarà costruito e supportato dalla comunità locale e che questo evento possa produrre non solo un’esperienza culturale ma anche un’esperienza di vicinanza da cui qualcuno può tirare fuori qualcosa di sè e quindi produrre valore”.
Michele Capolupo
La scheda di Exnovo
“Exnovo è un libero gruppo di cittadini che ha unito le forze nel nome di una passione condivisa e quale atto di amore nei confronti della comunità e del territorio. Agiamo insieme per la conclamata appartenenza di Matera a un patrimonio che è dell’umanità. Condizione che le attribuisce come tratto distintivo quell’universalità capace di unire, di includere e dare senso alle vicende e alle storie da sempre e ovunque radicate nell’animo umano. A questa forma di consapevolezza abbiamo dato un nome: si chiama “Exnovo”, perché non c’è momento della vita di ognuno in cui non si possa decidere d’intraprendere un nuovo cammino. Nulla vieta la possibilità di riannodare i fili lì dove erano stati recisi. E’ possibile riprendere una traiettoria interrotta. Tracciare un percorso in divenire inclusivo, che non frena, ma finalizza pensieri e azioni tramite iniziative che abbiano valenza di promozione e utilità sociale. I nostri sono vissuti non omogenei, ma abbiamo qualcosa di prezioso in comune. Abbiamo il piacere d’incontrarci per discutere tra noi, di progettare con un obiettivo, riportare l’abitudine al dialogo fra la gente, ovunque questa propensione diventi possibilità concreta. L’ambizione, con molta umiltà e pazienza, è quella di dare vita a laboratori in cui prevalgano alcune coordinate in grado di maturare un confronto antico che oggi appare smarrito e che invece può ripartire con iniziative pubbliche a vari livelli e tramite forme diverse, anche di nuovi saperi. Per queste ragioni mettiamo al centro la comunità Exnovo, cioè, potendo vantare nobili precursori, potenti fari, si pensi all’esperienza sul territorio di Adriano Olivetti – accesi ancora oggi sulla necessità di una crescita civile che non può fermarsi.
Di seguito gli obiettivi che intende raggiungere il “non gruppo” Exnovo
Il sentiero non è tracciato. Ma da qualche parte esiste. E se esiste… Un racconto per Matera.
Vi sono due città in Italia per le quali è consentito l’aggettivo ‘unico’. Venezia e Matera. E non solo per la loro bellezza. Per la loro ‘diversità’. Non sono possibili raffronti con altre città. E non è per la loro storia, per le loro architetture così folli, per il genio di chi ha costruito su acqua e su precipizi. La diversità di Venezia e Matera è nella loro anima. E con questa parola, ‘anima’, intendiamo un misterioso e irraccontabile sistema di vita assieme. I materani e i veneziani sono ‘comunità. Bisogna esservi nati…
La diversità di Matera è un filo conduttore di questa nostra storia: certo muove i suoi primi passi, il suo primo dipanarsi, dai confini della Gravina, ma sale in fretta. Ha buone gambe, parla poco, ma sa anche smarrirsi in chiacchiere infinite. Si regala tempo. Ha tempo anche quando non ne ha. Raggiunge il Piano, e si guarda indietro: è uno sguardo sempre stupito, gli occhi non conoscono pace mentre esplorano un paesaggio che hanno visto mille volte. E’ sempre ‘diverso’, è l’angolatura di un colore, un dettaglio di una grondaia, l’apertura di una finestra. E’ anche un rumore. Una volta mi hanno detto che, nella città antica, si possono sentire i gatti fare le fusa.
L’anima non si smarrisce anche allontanandosi dalla frontiera della bellezza. Anzi, questo spirito è capace di portarsi dietro un senso di meraviglia (e di orgoglio) oltre i Quartieri dell’Esodo, fino a terre, le periferie, dove, a prima vista, non dovrebbe esserci spazio per lo stupore. Eppure, e questo è accaduto davvero, una volta gridammo verso una finestra: ‘Signora, signora, ci inviterebbe a pranzo?’. Dove altro, una donna avrebbe accettato di prepararci orecchiette con i peperoni cruschi solo perché lo gridavamo sotto il suo balcone? No, questo può accadere soltanto dove l’anima di una comunità si è solo nascosta. Pronta a riemergere con felicità.
Non si spiega il mistero di Matera. Si può solo guardare. Forse è possibile tracciare un filo che unisca i Sassi (oltre i loro stereotipi) alle frontiere verso Piccianello, verso San Giacomo, Serra Rifusa, per percorrere via Taranto o darsi appuntamento a ‘dietro il Circo. E, infine, arrivare alla Martella o far pic-nic sulle sponde del lago di San Giuliano. Lungo questo filo, in un cammino di andate e ritorni, avvengono storie, ognuna è un frammento, una tessera: il nostro desiderio (impossibile) è ricomporre il mosaico. Applaudire una comunità che sa di avere la forza di essere tale. La diversità è un coraggio.
ExNovo è un viaggio (il tentativo di un viaggio, e le partenze sono sempre difficili) nella diversità di Matera. Un equilibrio sul fragile filo che allaccia la periferia al centro.
Il racconto avrà capitoli diversi. Forse riuscirà a diventare libro. Forse riuscirà a diventare altro.
Vorremmo che ci fosse:
Cinema
Sport
Fotografia e arti visive
E potrebbero esserci altre sorprese….
Cucina
Scrittura
Musica
Questo non è un programma. E’ una dichiarazione di incertezze. Sono tempi in cui sembra che esistano solo verità assolute o il loro opposto. Per noi, così non è. Noi camminiamo domandando e corriamo il rischio di inciampare. Lo sappiamo prima ancora di cominciare questa non-avventura.
La foto della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)