Nel corso di una conferenza stampa promossa i mattinata nell’aula magna dell’Unibas in via Lazazzera a Matera sono stati illustrate le novità che riguardano l’anno accademico del corso di studi di Architettura, le modalità di iscrizione al test di accesso del corso a numero programmato e i dati Censis e sull’internazionalizzazione. All’incontro con i giornalisti hanni partecipato rappresentanti del corso, i docenti Antonella Guida, Antonio Conte e Nicola Cardinale e l’assessore comunale ai Sassi, Paola D’Antonio. Durante la conferenza sono state illustrate le attività degli studenti e dei corsi di Architettura sul territorio, i rapporti nazionali e locali fra le scuole di Architettura e gli ordini professionali, e l’importanza del ruolo dell’architetto in tutti i processi che coinvolgono la città, il territorio, la rigenerazione urbana e il paesaggio, anche nell’ambito della programmazione per Matera 2019.
Fino al prossimo 25 luglio sarà possibile effettuare le iscrizioni per iI test di ammissione al corso laurea magistrale a ciclo unico in Architettura (a numero chiuso) dell’Università della Basilicata per l’anno accademico 2017/18: le domande vanno presentate entro le ore 15 sul portale “UniversItaly”, e andranno poi perfezionate sul sito web dell’Ateneo lucano. I posti disponibili sono complessivamente 80 (più due destinati a studenti non comunitari non residenti in Italia). La prova di accesso si svolgerà giovedì 7 settembre alle ore 11.
La prova prevede 60 quesiti su cultura generale, ragionamento logico, storia, disegno e rappresentazione, fisica e matematica.
L’obiettivo formativo del corso è “di creare – hanno spiegato i docenti Unibas Antonella Guida e Antonio Conte – un architetto con un profilo internazionale che unisca una specifica capacità progettuale a livello architettonico e urbanistico alla padronanza degli strumenti relativi alla conoscenza e valorizzazione del Patrimonio storico architettonico del contesto unico come i Sassi di Matera, Patrimonio dell’Umanità e capitale della cultura per il 2019. Abbiamo pensato ad una formazione teorica e pratica fondata sulla ricerca e sulla creatività in architettura che permettano il dominio delle regole del mestiere e la produzione di opere per vincere il tempo e mantenere intatto un patto ideale di continuità con la conoscenza e i diversi modi di interpretarla, e di come il progetto ci possa unire ai Patrimoni dell’Umanità”.
Studiare a Matera “perché – hanno aggiunto – questo luogo è una sorta di ponte lanciato dall’ingegno umano, tra la ‘materia’ della Terra ed il ‘paesaggio’ naturale, tra i caratteri di un sito e la forma architettonica più congeniale ad esso, tra i diversi modi di abitare e le vocazioni modellati nei millenni”.
Nel corso della conferenza stampa, inoltre, sono stati illustrati i dati relativi alla classifica Censis 2017 sulle Facoltà di Architettura e di Ingegneria edile-architettura, secondo cui il corso dell’Unibas è secondo, in Italia, dopo quello di Ferrara, e tra le prime dieci nel Paese per progressione di carriera: “Importanti – ha detto Guida – sono i dati che ci rinvengono dalle statistiche del Censis rispetto ai laureati del corso di studi di Architettura, che ci pongono al secondo posto in Italia fra le lauree quinquennali di Architettura. Inoltre i dati ci vedono al sesto posto per le progressioni di carriera dei nostri laureati e quinti per l’internazionalizzazione. Gli stessi dati Erasmus, che quest’anno compie 30 anni dalla sua istituzione, ci davano secondi dopo l’università di Brescia per la mobilità internazionale, appunto, del progetto Erasmus Plus dell’ultimo anno”. Per Conte, invece, “bisogna ulteriormente precisare che chi si laurea in Architettura a Matera ha il riconoscimento europeo, perché il titolo conseguito con questa laurea magistrale a ciclo unico quinquennale è spendibile non solo in Italia ma a livello internazionale. Un’altra opportunità si riferisce al fatto che il titolo è spendibile anche per un rapporto col territorio diversificato, come l’esame per l’abilitazione all’esercizio di Architetto o l’abilitazione all’esercizio di Ingegnere. Dall’anno scorso inoltre Matera è sede degli esami di Stato di Architettura. Per il secondo anno abbiamo questa opportunità, importante prima di tutto per il territorio, e come richiamo e attrattività rispetto ai ruoli di formazione”.
Di seguito la dichiarazione dell’assessore comunale Paola D’Antonio: “Il ruolo dell’architettura è strategico per la valorizzazione e tutela della nostra città e per il percorso significativo che essa ha svolto nella sua storia. Il rapporto fra Matera e gli architetti ha segnato, nel tempo, i cambiamenti che questa città ha vissuto e di cui essi sono stati protagonisti. Luoghi unici come il nostro sono chiamati – ha proseguito l’assessore – a interrogarsi sul proprio destino, sui luoghi di comunità, sui meccanismi che hanno operato cambiamenti per molti versi storici.
Matera deve innanzitutto alla sua storia millenaria il racconto di forme di architettura nate innanzitutto dalla natura e passate, poi, dalle abili mani dell’uomo. Oggi la scommessa è molto più stimolante perché chiama ad un compito più ampio: immaginare e progettare la città, senza che questo processo ne stravolga le origini.
In questo senso il corso di studi in architettura diviene strumento fondamentale di analisi, approfondimento, strategici per il nostro territorio”.
ARCHITETTURA, SASSI e MATER(I)A. LA FIGURA DELL’ARCHITETTO A MATERA.
L’obiettivo formativo del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico, conforme alla Direttiva 85/384/CEE, con sede a Matera Città eletta a Capitale Europea della Cultura per il 2019, è quello di creare un Architetto con un profilo internazionale che unisca una specifica capacità progettuale a livello architettonico e urbanistico alla padronanza degli strumenti relativi alla conoscenza e valorizzazione del Patrimonio storico architettonico del contesto unico come i Sassi di Matera, Patrimonio dell’Umanità.
Questa figura di architetto, servirà a fondare una coscienza civile in una rinnovata sensibilità verso il Patrimonio ed in particolare l’Architettura come arte del costruire la città ed il territorio. Oggi questa esigenza è più forte, il passato di questa città ed il suo paesaggio si proiettano verso il futuro con lo scopo di rappresentare le civiltà del mediterraneo attraverso i suoi giardini di pietra, la sua dimensione di opera collettiva che durerà nel tempo soltanto attraverso la sapienza della memoria e del progetto che solo l’architetto può intravedere, rivelare, costruire.
Abbiamo pensato ad una formazione teorica e pratica fondata sulla ricerca e sulla creatività in architettura che permettano il dominio delle regole del mestiere e la produzione di opere per vincere il tempo e mantenere intatto un patto ideale di continuità con la Conoscenza ed i diversi modi di interpretarla e di come il Progetto ci possa unire ai Patrimoni dell’Umanità.
Studiare a Matera perché questo luogo è una sorta di ponte lanciato dall’ingegno umano, tra la “materia” della Terra ed il “paesaggio” naturale, tra i caratteri di un sito e la forma architettonica più congeniale ad esso, tra i diversi modi di abitare e le vocazioni modellati nei millenni, per una continua ricerca paziente sul senso dell’eredità, il valore dell’identità, il ruolo dei caratteri e dei tipi, i materiali, le tecniche, la teoria, i Maestri.
Questa terra è come “la centina per l’arco” ed il “telaio per un tappeto”, è l’architettura senza tempo, l’impronta, la traccia della nostra esistenza, la tradizione, in cui innestare profonde radici e poter volare alto attraverso una rinnovata attenzione alle questioni teoriche ed alla pratica dell’Architettura.
http://dicem.unibas.it/site/home/didattica/architettura.html
La foto della conferenza stampa