Alla presenza dei rappresentanti di 16 città candidate, è stato lanciato ufficialmente stamane, a Roma, nella sala convegni Santa Marta, il bando per partecipare alla selezione di capitale europea della Cultura nel 2019 (Ecoc). All’incontro, organizzato dal ministero per i Beni e le Attività culturali, hanno partecipato per Matera il sindaco e presidente del comitato Matera 2019, Salvatore Adduce, l’assessore alla Cultura, Alberto Giordano, il direttore di Matera 2019, Paolo Verri, e Rossella Tarantino, del gruppo di lavoro.
Ad aprire il workshop, Leila Nista, del Mibac, che ha illustrato le attività del Focus Point, lo sportello informativo dedicato alle capitali europee della cultura.
A illustrare nel dettaglio le modalità di partecipazione a questa sfida è stata Ann Branch, della Commissione europea.
In particolare, Branch si è soffermata sulle caratteristiche della candidatura: “Deve essere principalmente una città e non un intero territorio; importante il programma di iniziative per il 2019; le attività devono avere una dimensione europea; non incide sulla scelta la dimensione della città nè il numero degli abitanti”. Sulla base delle esperienze passate la rappresentante della Commissione europea ha delineato i benefici della candidatura dividendoli in tre gruppi: culturali, economici e sociali. “Fra i benefici culturali la stimolazione della creatività, la formazione di un nuovo pubblico, la realizzazione di nuove infrastrutture, la formazione degli operatori culturali, la crescita delle opportunità per gli artisti, una più articolata animazione sul territorio”. Altrettanto importanti i benefici economici: “La rigenerazione urbana, l’aumento del turismo, effetti positivi per le attivitá produttive, lo sviluppo di una nuova immagine della cittá”. Fra i tanti benefici sociali “il coinvolgimento nelle attività delle fasce più deboli e la formazione del settore del volontariato come risorsa strategica del territorio”.
Branch, infine, ha disegnato le prossime tappe: “La selezione inizia sei anni prima e a designare la città è una commissione formata da 13 membri, di cui 6 nominati dal governo italiano e 7 dalla commissione europea. Due le tappe principali: la pre-selezione che individuerà una lista ristretta per la fine del 2013, mentre la selezione finale avverrà nell’autunno del 2014 e nel 2015 la nomina ufficiale”. Fra i criteri maggiormente tenuti in considerazione, la dimensione europea del programma, la collaborazione con altri Stati europei, il coinvolgimento dei cittadini e degli operatori culturali locali, una pianificazione a medio e lungo termine.
Dopo un ampio dibattito, i lavori sono stati conclusi da Antonia Pasqua Recchia, Segretario generale Mibac e dal ministro Lorenzo Ornaghi.
“Siamo molto soddisfatti del bando lanciato dal Mibac – ha detto Paolo Verri – perchè si muove nella direzione già intrapresa dalla città di Matera. Con l’incontro di oggi è ufficialmente partita la gara che nelle prossime settimane ci vedrà fortemente impegnati nella redazione del dossier e nella implementazione delle iniziative”.
“La città di Matera è consapevole che si tratta di una sfida difficile – ha detto Salvatore Adduce – ma sappiamo, come ci è stato confermato anche oggi dalla rappresentante della Commissione europea, che questa competizione non si gioca solo sul traguardo, quanto sul processo di costruzione della candidatura che produrrà effetti positivi sul territorio e sulla qualità della vita a prescindere da chi guadagnerà il titolo di capitale europea della cultura nel 2019”.
Dic 04