Il giornalista e poeta Carlo Abbatino ha presentato nel pomeriggio il libro “Sassi d’amore” nella sala Laura Battista della Biblioteca provinciale di Matera. In apertura il professore Pasquale Labriola, muovendo da Ludovico Antonio Muratori, coevo di Gaetano Filangieri e Genovesi, ha commentato il testo poetico in cui chiarisce che il concetto chiave del libro di Carlo Abbatino è l’origine naturale e non soprannaturale della poesia, come equivoca Platone. Le facoltà impegnate sono la fantasia e non l’intelletto, detta anche immaginazione o genio. Caratteristica della sua poesia è il furore che, come Platone afferma nello Ione, cosa divina. E’ l’estro, la gagliarda agitazione che muove la fantasia. Il professore Labriola ha fatto anche una escursione sui Sassi, mettendo in evidenza lo stato di abbandono e di miseria in cui si viveva. Bambini seduti nella sporcizia, mosche che si posavano sugli occhi, pance gonfie e facce gialle per l’imperante malaria. Delusi furono i materani quando Zanardelli prima e Togliatti dopo, si recarono a Matera e presero atto dello stato di abbandono dei Sassi. Ma non mantennero la promessa. La nobilità della politica, tuttavia, trovò in Alcide De Gasperi, la persona che prese atto della situazione e si impegnò per la risoluzione. Labriola ha messo in evidenza della poesia di Abbatino la figura del banditore, che da Liceo avvisava dell’arrivo dei prodotti in piazza. Altri aspetti sono stati commentati dall’autore del libro “Sassi d’amore”, come il vicinato, le storielle raccontate a lume di fuoco, il paesaggio caratterizzato dal garrire delle rondini.
L’attore Mimì Orlandi ha declamato le poesie “Matera ieri, Matera 2019” e “Tornerò” mentre la giornalista Antonella Ciervo ha declamato altre poesie. Al termine del dibattito Carlo Abbatino ha ringraziato i presenti e ha esaltato la figura della giovane Anna Ferrara, vittima di femminicidio da parte del suo ex compagno a Cersosimo.
Michele Capolupo