Dopo aver inaugurato il presepe a New York nella chiesa di San Patrick l’artista grassanese Francesco Artese è stato contattato dal Vaticano per realizzare un altro presepe ambientato nei Sassi di Matera. Il presepe è stato allestito al piano terra della Casa Santa Marta in Vaticano. La notizia è stata comunicata dal quotidiano “L’Osservatore romano”. Di seguito la notizia del giornalista Nicola Gori.
Ha la cornice dei Sassi di Matera e il cuore nella prima rappresentazione della natività della storia — quella della notte di Natale del 1223 a Greccio — il presepe allestito al piano terra della Casa Santa Marta in Vaticano. È come un’istantanea scattata nel momento in cui san Francesco e i suoi compagni ricreano la scena della nascita di Gesù.
Nelle intenzioni dell’autore Franco Artese — che nel 2012 aveva allestito il grande presepe in piazza San Pietro — il bambino, Maria e Giuseppe sono affidati proprio alle cure del poverello di Assisi. Tutto parla e rimanda al santo, che si vede inginocchiato con le mani protese verso Maria, la quale gli porge teneramente il piccolo figlio.
In quel protendersi verso il bambino, Francesco rappresenta ogni persona che è pronta ad accogliere e a donarsi per diventare uno strumento di Dio in mezzo alle periferie dell’esistenza. La scena della natività è collocata vicino a un abitato del Sasso caveoso di Matera ed è circondata da tante piccole scene improntate alla carità: Chiara d’Assisi si prende cura di un lebbroso, un uomo sostiene un altro uomo bisognoso, una donna nell’atto di porre la nascita del suo piccolo sotto la luce della nascita del Figlio di Dio, una nobile aiuta un’anziana, un’altra donna fa l’elemosina a un mendicante.
Questo presepe — al quale si unisce una seconda rappresentazione della natività allestita nel salone della Casa Santa Marta — parla a chi lo osserva con la sua forte eloquenza. È un ritorno alle origini, alla prima rappresentazione della nascita di Gesù. È un richiamo alla pace, alla tenerezza. Ed è anche il tentativo di rivedere e rivivere lo stupore dei pastori, i primi che accorsero a vedere la nascita del Messia.
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