A Colobraro ritorna l’appuntamento con il presepe vivente. Tre appuntamenti con due spettacoli per serata (il primo alle ore 17 ed il secondo alle 20) con l’obiettivo di riproporre nella magica atmosfera del centro della valle del Sinni, il Presepe vivente, recuperando così al nostro vivere quotidiano aspetti “forti” della religiosità, autenticamente popolare, dei tempi andati.
A metterlo in campo, insieme all’Amministrazione comunale che garantirà tutta la parte logistica, la locale Parrocchia, l’Azione Cattolica, il Collettivo Colobrarese e l’associazione “Sognando il magico Paese” che ha animato gli spettacoli dell’estate 2013 facendo registrare (nel complesso) oltre 15mila presenze.
Si inizia il 26 dicembre, giorno dedicato a Santo Stefano, primo martire della Chiesa e si prosegue il 29 dicembre, giorno nel quale la Chiesa celebra la Santa Famiglia. Ultimo appuntamento il 5 gennaio con l’arrivo dei Magi.
Luogo scelto per l’allestimento l’ex Monastero francescano dei Frati Minori (volendo così ricordare che proprio il Poverello di Assisi diede vita al primo Presepe in quel lontano 25 dicembre del 1223) e l’attigua Chiesa di S. Antonio da Padova (nonché le aree vicine), già predisposto con una interessante scenografia curata dai tanti volontari del Centro di aggregazione giovanile e dell’associazione “Sognando il Magico Paese”.
Nel chiostro del Monastero si terranno i mercatini e la degustazione di prodotti tipici natalizi con crispi (con pupacci cruschi, alici o semplici), guanti, sauzizz arrustut, castagne arrostite e, forse, anche u vin vullut.
Per il sindaco Andrea Bernardo, la finalità di questo nuovo importante evento è duplice: “Sarà proposta una rappresentazione teatralizzata ed itinerante della Natività, così come è giunta sino a noi attraverso i Vangeli, per cui verrà ripercorso il viaggio di Maria e Giuseppe e si proseguirà, contemporaneamente nelle azioni di promozione di Colobraro con iniziative, legate al tema, mettendo in risalto la suggestione che questo luogo è in grado di sollecitare, sollecitando nello stesso tempo la parte migliore di noi stessi”.
Non mancherà, comunque, un sottile filo che lega l’evento della Natività a quello dell’estate nonché luoghi e scene della quotidianità della Betlemme/Colobraro come la cantina, le lavandaie, le quagliatrici, etc. Vi sarà, infatti, la strega Stefania ed è interessante il collegamento tra la tradizione del presepe e le scene degli spettacoli estivi). “Voglio ricordare -spiega Andrea Bernardo- che Stefana è una giovane vergine e quando nacque Gesù, si incamminò verso Betlemme per adorarlo. Venne fermata dagli Angeli che vietavano alle donne non sposate di visitare “la Maria”, cioè la madre di Gesù. Stefania prese una pietra, l’avvolse nelle fasce, si finse madre e, ingannando gli Angeli, riuscì ad arrivare al cospetto di Gesù. Il giorno successivo, alla presenza di Maria, si compie un miracoloso prodigio: la pietra starnutisce e si trasforma in bambino, Stefano, il cui compleanno si festeggia il 26 dicembre”. Buone Feste … a quel Paese.
Dic 23