Il presidio di Matera “Nati per leggere Basilicata” ospitato all’interno del punto lettura “Biblioteca di Pinocchio”, parte integrante della Biblioteca Provinciale “Stigliani” di Matera, in una nota chiede all’Amministrazione Provinciale la riapertura degli spazi dedicati alla lettura dei bambini. Di seguito la nota integrale.
Restituiamo la Biblioteca Pinocchio alla città, per il bene dei cittadini presenti e futuri!
Sappiamo da qualche settimana che la Biblioteca di Pinocchio, ospitata all’interno dell’edificio della Biblioteca Provinciale, crocevia di esperienze creative e formative di tante famiglie è chiusa, momentaneamente, si spera. Certo, si potranno prendere dei libri in prestito ma non si potrà frequentarla e sbirciare tra i titoli colorati; non per le sacrosante norme sanitarie anti-Covid, ma per delle mancanze burocratiche che, in questo momento, sono più difficili da sopportare.
La Sala Pinocchio è un piccolo gioiello che è stato curato e animato in questi anni da alcuni dipendenti della Biblioteca, dai volontari Nati per Leggere e da tutte le famiglie che hanno tenuto viva la cultura genuina dell’infanzia. Un luogo di aggregazione e crescita che migliora tutta la comunità perché la rende più libera, ricca, matura e consapevole, investendo oggi sui più piccoli per formare futuri cittadini preparati e responsabili.
Da tempo, ormai, la gestione degli spazi bibliotecari è difficile a causa della mancanza di personale, a questa mancanza si aggiungono una mancata sanificazione dei locali e un’infiltrazione d’acqua che rende l’ambiente umido e inospitale, soprattutto per i più piccoli. Come è possibile permettere che un luogo storicamente e artisticamente così importante possa decadere a causa dell’incuria? Quanta superficialità c’è nell’abbandonare libri, arredi e spazi utili e necessari alla crescita culturale dei cittadini?
L’articolo 31 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia recita che “Gli Stati parti rispettano e favoriscono il diritto del fanciullo di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica e incoraggiano l’organizzazione, in condizioni di uguaglianza, di mezzi appropriati di divertimento e di attività ricreative, artistiche e culturali.” La Biblioteca di Pinocchio è il luogo in cui, senza nessuna discriminazione di razza, cultura, religione o possibilità economica, ogni bambino può vivere a pieno la sua vita culturale. Perché questo diritto è riconosciuto agli adulti (altre sale della biblioteca sono aperte al pubblico) e non ai più piccoli?
L’istruzione e la crescita culturale dei più piccoli devono essere garantite dalle istituzioni, quindi, dopo essere state accolte dalla Dirigente della Biblioteca, dott.ssa Antonella Nota, e dopo aver compreso la sua disponibilità alla riapertura e i reali problemi che sussistono, ci rivolgiamo direttamente all’amministrazione provinciale, affinché possa permettere una immediata pulizia dei locali, un risanamento della struttura che renda salubre l’ambiente e il ritorno, seppur graduale, alla condivisione della Sala Pinocchio. Per tutti i cittadini, soprattutto quelli futuri!