Nunzio Vincenzo Paolicelli, rifondatore della Confraternita di Gesù flagellato, in una nota esprime il suo rammarico per la modalità con cui dal 2015 a Matera viene effettuata la processione del Venerdì Santo che ricorda la Passione di Gesù. Nunzio Vincenzo Paolicelli aveva rifondato la Confraternita di Gesù flagellato nel 1993 grazie al sostegno di Monsignor Franco Conese, di don Damiano Lionetti e di Monsignor Antonio Ciliberti. La processione prevedeva una serie di canti religiosi con coro e orchestra della stessa Confraternita dedicati a Gesù e alla Madonna dell’Addolorata ma questa tradizione si è perduta con l’arrivo di Monsignor Salvatore Ligorio. Nunzio Vincenzo Paolicelli, che ha svolto per molti anni il ruolo di Priore della Confraternita di Gesù flagellato, ricorda che il rito del processione del Venerdì Santo con canti religiosi da lui composti si è svolto a Matera fino al 2014.
Con l’arrivo di Monsignor Pino Caiazzo, il musicista materano ha provato a ripristinare questa antica tradizione, anche per esaudire le richieste che arrivavano dai confratelli e dalle consorelle. Purtroppo questa richiesta non è stata ancora accolta dalla Diocesi di Matera-Irsina e anche nella serata di venerdì 19 aprile la processione del Venerdì Santo nella città dei Sassi si è svolta in assoluto silenzio.
Nunzio Paolicelli in proposito dichiara: “La processione con i canti religiosi si svolge in tutte le città del mondo, ma purtroppo Matera fa eccezione. Mi auguro pertanto che Monsignor Pino Caiazzo possa accogliere la mia richiesta, perchè Matera deve rispettare le antiche tradizioni che sono state portate avanti nel corso dei secoli dai nostri antenati, in particolare da mio padre che è stato l’ultimo superstite della Confraternilta di Gesù flagellato che io poi ho rifondato”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’ultima processione del Venerdì Santo a Matera (foto www.SassiLive.it)