“Progettazione e comunicazione per i Patrimoni culturali” è il titolo del Master di I livelloistituito presso il dipartimento di Scienze Umane (Disu) dell’Università degli studi della Basilicata in collaborazione con la Regione Basilicata, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio e con l’Ente Parco Nazionale dell’Appennino lucano, Val d’Agri Lagonegresee illustrato, oggi, alla stampa.
“L’università della Basilicata ha un valore strategico per il nostro territorio. Ne è testimonianza l’avvio di questo master che diventa lo strumento più adatto per comunicare e far comprendere il nostro patrimonio artistico al turista che ha scelto di visitare la Basilicata” . Così il presidente del Consiglio, Francesco Mollica che ha sottolineato come questo corso di studi rientri a pieno titolo nell’ambito di quelle dinamiche culturali messe in essere sia a livello nazionale che regionale. “Un tassello che si aggiunge – ha detto – per costruire intorno a Matera 2019 un’economia della cultura in Basilicata. Uno strumento utile anche per potenziare e contribuire ad aumentare l’occupazione in questo settore strategico”. “L’Italia – ha spiegatoMollica – è riconosciuta per la grande ricchezza culturale che la caratterizza con i suoi oltre 3000 musei, 5000 siti culturali tra monumenti, musei e aree archeologiche. La nostra Regione, nel rispetto dell’art. 9 della Costituzione (‘la Repubblica tutela e valorizza il patrimonio culturale’)– ha aggiunto – ha avviato una serie di iniziative: nel 2015 il progetto ‘Basilicata 2019, Scaviamo il futuro’ che mira alla formazione e alla ricerca multidisciplinare delle risorse archeologiche del territorio lucano; nell’ambitodella programmazione dei Fondi Fesr, ha approvato il piano triennale sulle politiche culturali 2016/2018 e poi la legge regionale in materia di patrimonio culturale, valorizzazione, gestione e fruizione dei beni materiali e immateriali della Regione Basilicata che riconosce nella cultura un valore identitario per lo sviluppo oltre che motore di saperi e competenze, nonché di ricchezza economica”. “Ben venga dunque – ha concluso il Presidente del Consiglio regionale – un master che metta in circuito professionisti che possano nella maniera più giusta comunicare il grande valore culturale che abbiamo sul nostro territorio. Da qui il mio plauso all’Unibas, ma anche all’Anci, per essersi fatti promotori e sostenitori di un master adeguato a ciò che il settore della cultura e quindi dei beni archeologici richiede”.
Il prof. Antonio Lerra, direttore vicario del dipartimento di Scienze umane, dopo aver portato il saluto del direttore Paolo Augusto Masullo e della rettrice Aurelia Sole, ha posto l’accento sulla validità dell’iniziativa che si concretizza ad un anno dalla legge regionale sul patrimonio culturale. “Primo fruttuoso atto normativo – ha detto -, prodotto in sintonia con le linee indicate dal Ministero dei Beni culturali che consente alla nostra regione di fare un salto di qualità. Occorre saper fare e fare bene – ha proseguito –e l’Università di Basilicata con le sue iniziative si pone come volano per una nuova qualità dello sviluppo culturale ed economico”. Lerra ha fatto poi riferimento alla opportunità di istituire gli ‘Stati generali della cultura’: “Un passaggio importante per far sì che la cultura ritorni ad essere con la C maiuscola”.
“Il master nasce da una duplice esigenza: rispondere alla sempre più consistente domanda da parte di enti pubblici e di imprese private in merito alla formazione di figure professionali che abbiano competenze adeguate in merito alla progettazione e alla comunicazione nell’ambito dei beni culturali ed ambientalie fornire, alla platea di laureatia sud di Roma,la possibilità di fruire di corsi specifici in tal senso”. Così la coordinatrice del master, Maria Chiara Monaco che ha sottolineato la validità dell’idea che vede già numerosi iscritti. “Il master che ha durata annuale e le cui attività avranno inizio nel mese di gennaio 2017 – ha spiegato -, si articola in 1500 ore complessive di formazione (didattica frontale, tirocinio e studio personale), corrispondenti a 60 Cfu.Il corso, che si contraddistingue per un forte carattere di interdisciplinarietà, è organizzato in quattro moduli (politiche e normative – progettazione e gestione; strategie e tecniche della comunicazione e del marketing; territori, paesaggi, risorse locali; storia, memoria e identità collettive) e vi possono accedere anche i candidati in possesso di un titolo accademico estero equiparabile (per livello, natura, contenuto e diritti accademici) ai titoli accademici previsti dal bando. Prevista, inoltre, per i non laureati, la possibilità di partecipare ai corsi in qualità di uditori”.
Presenti all’incontro con i giornalisti anche il presidente dell’Ente Parco nazionale dell’Appennino lucano, Val d’Agri Lagonegrese Domenico Totaro, il presidente dell’Anci Basilicata Salvatore Adduce e la dirigente dell’Ufficio Sistemi culturali e turistici della Regione Patrizia Minardi
Totaro ha posto l’accento sul binomio cultura-natura. “Il 21 per cento del territorio nazionale – ha detto – è costituito da aree protette e parchi dove confluiscono patrimoni architettonici, storici e naturalistici. L’Italia vanta la maggiore biodiversità d’Europa. Un sistema, dunque, che va messo a valore e questa iniziativa può essere un opportunità anche per riqualificare gli operatori come le guide del Parco”.
Minardi ha ricordato che “con la legge regionale 27/2015 (Disposizioni in materia di patrimonio culturale, finalizzate alla valorizzazione, gestione e fruizione dei beni materiali ed immateriali della Regione Basilicata) è stato istituito l’Osservatorio per il patrimonio culturale e grazie alla collaborazione con l’università è stato possibile mappare il patrimonio immateriale della regione”. La dirigente dell’ufficio Sistemi culturali e turistici della Regione Basilicata ha, poi, sottolineato l’importanza di una “sinergia costruttiva tra i diversi enti per arricchire la filiera culturale turistica con progetti strutturati”.
Per il presidente dell’Anci Basilicata Salvatore Adduce la parola chiave del successo è la programmazione. “La Basilicata è terra ricca di beni culturali, paesaggistici, storici ma per fare cose straordinarie occorre puntare su idee e programmi di sostanza”. Adduce ha, quindi, concluso il suo intervento con un interrogativo: “Perché, nonostante l’ampio patrimonio di cui è dotata la nostra regione,non c’è la giusta risposta dal punto di vista economico e turistico?”
Le domande di ammissione al Masterdovranno essere presentate entro il 12 dicembre attraverso una procedura on-line, collegandosi al sito https://unibas.esse3.cineca.it