Accogliendo l’invito del Santo Padre a credenti e non credenti anche la Diocesi di Matera-Irsina vivrà il prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace.
Nella Lettera che Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo ha scritto per la Quaresima c’è l’invito a tornare al gusto della “Vita” invocando la “Pace”: – Nonostante la stanchezza, il dispiacere, il dolore, le lacrime, la paura e, a volte, la disperazione e le ingiustizie che gravano sulla nostra esistenza, questo è il tempo in cui dobbiamo riprendere a seminare vita, speranza, pace, armonia. –
Il desiderio della pace chiede la responsabilità di tutti nel costruire relazioni nuove: ricordando che la città di Matera accoglierà dal 22 al 25 settembre prossimo il Congresso eucaristico nazionale che avrà come tema “Torniamo al gusto del pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale , il Presule invita a riscoprire il gusto della giustizia, dell’accoglienza e del perdono reciproco.
Di seguito il testo integrale.
Torniamo al gusto della “Vita”
invocando la “Pace”
“Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto” (Sl 27,8-9).
Carissimi,
si avverte nell’aria il desiderio di ritornare al gusto della vita invocando la Pace!
Avevamo sperato che la pandemia ci avrebbe migliorati e, invece, c’è tanta rabbia e ognuno, dal suo punto di vista, ha ragione.
Dalla pandemia alla crisi energetica mondiale, dalle bollette salate al rincaro carburanti, dall‘angoscia e preoccupazione per i venti di guerra in atto in Ucraina alle strategie economiche… ci sentiamo soffocati.
Questi ultimi anni ci hanno fortemente segnati togliendoci anche il ricordo di come fosse bello stare insieme, serenamente, di condividere gioie e dolori con libertà, di ricercare nella memoria il volto dell’altro dietro la mascherina. Sicuramente c’è voglia di guardarsi negli occhi, sorridere, abbracciarsi: tutte le affettuosità, – quanto di più umano in noi – sono state mortificate.
Eppure, in tanti modi e in tante occasioni, abbiamo cercato di dilatare il cuore per uscire dal nostro piccolo mondo e capire che l’umanità è molto più grande dell’io che spesso soffoca ogni relazione, fa perdere di vista che esiste un noi da prendere per mano e, insieme, camminare per le strade dell’umanità.
Come cristiani avvertiamo il desiderio di tornare al gusto del pane, dell’Eucaristia: Il tuo volto, Signore, io cerco. “Non nascondermi il tuo volto” (Sl 27,8-9).
Nonostante la stanchezza, il dispiacere, il dolore, le lacrime, la paura e, a volte, la disperazione e le ingiustizie che gravano sulla nostra esistenza, questo è il tempo in cui dobbiamo riprendere a seminare vita, speranza, pace, armonia. Come ci richiama Papa Francesco, riprendendo una frase di S. Paolo ai Galati: «Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione (kairós), operiamo il bene verso tutti» (Gal 6,9-10a).
Il cammino sinodale ci sta aiutando a mettere in atto nelle nostre comunità quanto maturato negli ultimi anni, meditando soprattutto l’Eucaristia, fonte e culmine di tutta la vita della Chiesa, in vista del Congresso Eucaristico Nazionale che si celebrerà nella nostra città di Matera dal 22 al 25 settembre prossimo.
Le fondamenta della nostra casa hanno un solo nome: la Parola di Gesù Cristo! Tutte le altre parole, anche se recitate, cantate, ballate, durano la frazione di un secondo, portate via dal vento. La Parola del Signore, proprio perché Parola di vita eterna, non passa, rimane sempre nel tempo come luce e lampada sul cammino di ogni uomo.
Questo tempo di Quaresima, in preparazione alla Pasqua del Signore, ci interroga seriamente e altrettanto seriamente siamo invitati a rispondere. Non è più tempo della superficialità ma della responsabilità, della progettualità seria, a costruire la propria vita, la propria famiglia, le amicizie, gli affetti, l’amore, le relazioni. “Si fermi la follia della guerra”. È tempo di costruire su basi più solide! Potrebbe sembrare scontato quanto sto per dirvi, ma a me sembra davvero urgente!
Torniamo al gusto della Pace bandendo ogni forma di ingiustizia per correre vivi e insieme per le strade del mondo.
Torniamo a gustare la Preghiera senza stancarci, valorizzando soprattutto l’adorazione eucaristica, stando davanti a Gesù.
Torniamo a riscoprire il gusto della Misericordia di Dio, attraverso una vera e sana confessione, affinché il male sia letteralmente tolto dalla nostra vita.
Torniamo a chiederci scusa tra di noi e a perdonarci per gustare la potenza dell’amore.
Torniamo a coltivare ogni forma di Carità verso il prossimo, uscendo dal guscio dell’intimismo religioso che pacifica in maniera fittizia la coscienza.
Torniamo al gusto della Vita che ci dona Gesù nell’Eucaristia spezzandosi e immolandosi per noi sull’altare della croce.
Auguro a tutti un buon cammino di Quaresima assaporando i passi, alla Sua luce, nel nostro cammino: in fondo “l’infinito, è più grande del finito” e noi siamo nati per abitare stabilmente il primo.
Vi abbraccio e benedico.
✠ Don Pino
SUGGERIMENTI E SEGNI LITURGICI DA PORTARE SEMPRE DURANTE LA PROCESSIONE D’INGRESSO
1. Mercoledì delle Ceneri (02 marzo): Digiuno e preghiera per la Pace nel mondo
2. Prima Domenica di Quaresima (06 marzo): Non di solo pane vivrà l’uomo (Lc 4,4). Torniamo al gusto della Parola. Portare in processione e solennemente la Parola da collocare sull’ambone per poi tenerla sempre aperta e davanti ai fedeli in un luogo conveniente del presbiterio o nella navata centrale.
3. Seconda Domenica di Quaresima (13 marzo): Il suo volto cambiò d’aspetto (Lc 9,29). Torniamo al gusto della Preghiera. Portare sempre in processione il volume di Quaresima della Liturgia delle Ore incoraggiando i fedeli a riscoprire l’adorazione eucaristica.
4. Terza Domenica di Quaresima (20 marzo): Lascialo ancora quest’anno…vedremo se porterà frutti (Lc 13,8-9). Torniamo al gusto della pazienza. Alcuni giovani, come nelle GMG, portano una croce spoglia da collocare per terra davanti all’altare.
5. Quarta Domenica di Quaresima (27 marzo): Facciamo festa (Lc 15,23). Torniamo al gusto della Domenica. Far precedere la processione d’ingresso da un gruppo di fedeli che esprimono la gioia di stare insieme cantando.
6. Quinta Domenica di Quaresima (03 aprile): Và e d’ora in poi non peccare più (Gv 8,11). Torniamo al gusto della Riconciliazione. Portare processionalmente la stola viola esortando i fedeli a ritornare a celebrare il sacramento della confessione e a fare gesti di riconciliazione.
IN OGNI DOMENICA CI SIA ATTENZIONE E INVITO ALLA PARTECIPAZIONE DEI FEDELI PER I BISOGNI E LE NECESSITA’ DI TANTE FAMIGLIE CHE SONO IN DIFFICOLTA’
Il Direttore dell’Ufficio Catechistico Regionale e Diocesano, Don Pasquale Giordano, per tutto il tempo di Quaresima, invierà la Lectio Divina sul Vangelo domenicale.
Sul sito della Diocesi (www.chiesadimaterainsina.it) saranno inserite anche le schede della Lectio su Gv 6.
Sul nostro giornale online “Logos. Le ragioni della verità” si possono trovare riflessioni e comunicazioni che ci accompagnano durante tutto l’anno (www.logosmatera.it).