Lo scrittore materano Vito Coviello per il suo trentanovesimo anniversario di matrimonio dedica alla propria moglie Bruna la sua poesia “Quella panchina”.
Quella panchina era la nostra panchina. Era il luogo dei nostri appuntamenti. Era dove, giovani ragazzi innamorati, facevamo progetti eci raccontavamo i nostri sogni. Quella panchina era dove d’estate ci incontravamo con le famiglie dei nostri amici, a veder giocare i nostri bambini. Quella panchina era il luogo dove si parlava, accanitamente, di calcio con gli amici. Quella panchina dipinta di rosso sangue, racconta il dolore,le sofferenze e le morti di tante innocenti donne. Quella panchina dove stá seduto ad aspettarmi il mio amico Lucio, il grande chansoner, è sempre là ad aspettarmi. Ma ora, a quuella panchina della villa comunale, vorrei tornare con te dolce amore mio, per raccontarci tutti i momenti belli e brutti della nostra vita passata insieme felici, ed ancora lo siamo, ed ancora lo saremo sempre, uniti con la fede e nella fede… dedicata te Bruna per il nostro trentanovesimo anniversario di matrimonio. Vito Coviello