Sarà il regista Premio Oscar Gabriele Salvatores a raccontare ai visitatori del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai la Regione Basilicata che da oggi, insieme alle altre Regioni aderenti al progetto, comincia così il suo cammino verso il grande evento globale di quest’anno.
Con una conferenza stampa sulla piattaforma digitale della Stampa Estera il Commissariato per la partecipazione dell’Italia ha svelato il progetto che vedrà i territori protagonisti assoluti del percorso espositivo del Padiglione alla prossima Esposizione Universale al via il primo di ottobre.
“Si tratta di una scelta che non può che renderci soddisfatti – commenta il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi. Salvatores conosce la nostra regione, ha saputo renderne i colori nel suo bellissimo film ‘Io non ho paura’, tratto dal libro di Niccolò Ammaniti. Girato in gran parte a Melfi, il film colpisce per le luci abbaglianti delle distese di grano. Una luce – osserva Bardi – che riporta etimologicamente a uno dei significati dell’altro nome della Basilicata. Lucania terra di luce. Nell’expo di Dubai grazie alla sapienza e alle sensibilità di Salvatores i visitatori di tutto il mondo ammireranno le bellezze della nostra regione che tanto ha da dare e da mostrare: dalle Dolomiti lucane ai Sassi di Matera, dalle coste variegate alle colline del Vulture, dal Pollino alle sue valli. Un patrimonio – conclude Bardi – che affascina chi ne percorre gli itinerari e che merita di essere conosciuto”.
A Salvatores – scelto da una commissione presieduta dallo scrittore Sandro Veronesi – è affidato il compito di narrare la Bellezza del Paese evocata sin dal titolo della partecipazione italiana – “La Bellezza unisce le Persone” – che a sua volta declina il claim di Expo Dubai “Connettere le menti, creare il futuro”.
Nelle prossime settimane lo sguardo del regista premio Oscar, con la produzione di Indiana Production, attraverserà le Regioni che hanno aderito al progetto, realizzando riprese che verranno poi editate e infine proposte per l’intera durata del semestre espositivo ai visitatori del Padiglione Italia.
Tutto il racconto del Padiglione è stato immaginato come il viaggio di uno sguardo. All’inizio i visitatori si troveranno ad ammirare il paesaggio del percorso espositivo per poi addentrarsi lungo un itinerario di architetture narrative fatte di contenuti che esprimono il meglio della competenza e della bellezza italiana: dal cinema al teatro, dai paesaggi, alle imprese più innovative, dalle tecnologie d’avanguardia alla sostenibilità.
Il racconto costruito dal Regista con le Regioni partecipanti prevede una serie di contenuti altamente scenografici e d’impatto a cominciare da quelli del Belvedere, il luogo da cui si vede il bello: una finestra circolare sui territori del Paese con proiezioni a 360 gradi dei paesaggi italiani più suggestivi che sta a significare anche l’importanza di protezione e cura di questo inestimabile valore che il nostro Paese rappresenta per il mondo intero.
Il percorso continua con il film sul ‘Saper Fare’ italiano, raccontato su uno schermo di 100 metri quadrati e capace di mostrare al visitatore il meglio delle ‘artigiane’, dell’agroalimentare, della meccanica, del design e dell’esercizio delle tecnologie più sofisticate; la narrazione prosegue con le ‘Short Stories’, mostre temporanee con un approfondimento tematico sulla nostra cultura e arte oltre che sulle innovazioni contemporanee nei campi della salute, della medicina, dello spazio e del design.
Il Padiglione Italia a Expo Dubai sarà quindi un vero e proprio ‘Giardino delle Storie’: un giardino perché sintesi metaforica di tanti elementi diversi che insieme creano un linguaggio di equilibrio e armonia, proiezione dell’ordine dell’universo. E le storie che nascono nei nostri territori rappresentano spesso competenze uniche al mondo: quelle di un’innovazione capace, come è successo tante volte nei secoli e accade ancora nel presente, di cambiare il corso della storia e dell’umanità grazie alla visione e alla consapevolezza di vivere in un territorio di inestimabile valore naturalistico, paesaggistico e culturale.
“Credo che la bellezza, l’arte e anche se vogliamo il piacere della vita che l’Italia sa ben fornire ed esportare possano veramente aiutare a cambiare il mondo”, ha affermato Gabriele Salvatores.
“La bellezza italiana che Gabriele Salvatores racconterà magistralmente è la bellezza che si fonda sulle diversità dei suoi territori e dei suoi saperi: così le nostre Regioni saranno, per la prima volta in un’Esposizione Universale, partner artistici del Padiglione italiano, realizzandone i contenuti per l’intero periodo dell’Expo”, ha affermato Paolo Glisenti, Commissario Generale per la partecipazione dell’Italia a Expo 2020 Dubai. “Per rilanciare il turismo, a cominciare da quello esperienziale, ma anche per far crescere l’attrazione dei capitali internazionali verso le filiere d’impresa dall’artigianato alla grande industria, e far crescere l’attrazione di capitale umano verso i centri di competenza scientifica e tecnologica destinati a generare innovazione e sostenibilità nel futuro”, ha aggiunto Glisenti.
“Tutti i paesaggi del nostro Paese, ad esclusione di quelli naturali, sono di fatto espressione diretta del saper fare italiano. Sono molto contento che sia un autore come Gabriele Salvatores, con la sua sensibilità, a raccontare e declinare tutto questo”, ha dichiarato Davide Rampello, Direttore Artistico del Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai.
Biografia breve di Gabriele Salvatores
Gabriele Salvatores nasce a Napoli poi si trasferisce a Milano. È tra i fondatori del Teatro dell’Elfo dove dirige anche il musical-rock ‘Sogno di una notte di mezza estate’ che poi diviene il suo film d’esordio. Seguono ‘Kamikazen’, ‘Marrakech Express’, ‘Turné’ e ‘Mediterraneo’, che vince l’Oscar. Da allora ha firmato diversi successi, realizzando film di generi diversi, documentari e la regia di opere liriche.