Il 29 giugno il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha deliberato all’unanimità l’affidamento alla Fondazione – proposto dalla Regione Basilicata – di un “urgente studio di fattibilità per l’utilizzo del Palazzo dell’Annunziata in Matera (sede della Biblioteca Provinciale di Matera, ndr) quale polo culturale di comunità in cui far interagire il sistema bibliotecario, le attività di informazione e animazione per la cittadinanza in previsione del 2019 e il sistema informativo turistico a cura dell’Apt Basilicata”. Dagli organi di stampa si apprende anche che è “in rampa di lancio” il progetto di “polo bibliotecario” di Potenza nei nuovissimi spazi della Bibliomediateca provinciale di Potenza, al cui interno dovrebbero trovare spazio la Biblioteca Provinciale e la Biblioteca Nazionale di Potenza.
Il rinnovato Comitato esecutivo regionale della Sezione Basilicata dell’Associazione Italiana Biblioteche (costituitasi nel 1983 per rappresentare la comunità bibliotecaria regionale all’interno di quella che dal 1930 è la più importante associazione professionale italiana attiva nel settore), riunitosi nei giorni scorsi, esprime il proprio compiacimento per il fatto che le biblioteche siano tornate finalmente al centro della discussione politica e della prospettiva di sviluppo culturale e sociale della comunità regionale, ma al contempo non può fare a meno di registrare con particolare attenzione la situazione di incertezza vissuta negli ultimi anni dalle due Biblioteche provinciali di Matera e Potenza, a corto di risorse finanziarie e professionali, situazione aggravata dalla scelta di assegnare la delega della gestione delle due biblioteche alle Province fino 31 dicembre 2017.
Il Cer dell’AIB Basilicata auspica il rapido approdo alla gestione diretta da parte della Regione: lo stesso Presidente Pittella si è espresso sulla possibilità di porre fine anticipatamente (prima della scadenza prevista del 31/12/2017) al regime di transitorietà che stanno vivendo, il cui personale è da più di un anno incardinato nella pianta organica regionale. Senza contare che le due Biblioteche, presìdi culturali e punti di riferimento per l’intera comunità lucana, svolgono già da tempo funzioni di dimensione regionale, relativamente alla conservazione di un patrimonio dal notevole valore storico (entrambe le biblioteche con D.M. del 28/12/2007 sono state individuate quali sedi dell’Archivio Regionale in Basilicata in ordine alla raccolta e conservazione delle copie d’obbligo) e all’assistenza e supporto alle altre biblioteche del territorio regionale nell’ambito del Polo regionale del Servizio Bibliotecario Nazionale (servizio finanziato dalla Regione).
Se la Regione completasse il processo di trasferimento delle deleghe dalle Province alla Regione, non farebbe altro che ottemperare a quanto prescritto dalla Legge Del Rio e dalla relazione della Corte dei Conti sez. Autonomie, la quale ha confermato la necessità, per esigenze di svolgimento unitario, che le funzioni afferenti ai servizi bibliotecari venissero incardinate entro l’ambito delle competenze della Regione Basilicata, attraverso la conferma di attribuzione delle funzioni di coordinamento e finanziamento del sistema unico bibliotecario. Oggi, con la L. R. 27/2015, che ha dettato le disposizioni in materia di patrimonio culturale, le due Biblioteche ex-provinciali potrebbero trovare, in un quadro di riordino del sistema culturale della Regione, la loro collocazione definitiva mediante l’incardinamento dei servizi bibliotecari entro l’ambito delle competenze della Regione Basilicata, che di fatto già gestisce e finanzia il coordinamento del sistema unico bibliotecario regionale.
Confermando la disponibilità della comunità professionale che rappresenta ad ogni forma di confronto e di collaborazione nell’interesse della collettività, il Cer dell’AIB Basilicata crede dunque che le proposte, provenienti da più parti, di aggiornare e rendere più ‘appetibile’ l’offerta culturale delle due Biblioteche provinciali non possano prescindere dal consolidamento dell’esistente, ossia da un rinnovato impegno finanziario in grado di sopperire alla riduzione di personale e di dotazione finanziaria che ha caratterizzato la vita delle due storiche biblioteche della Basilicata in questi ultimi, difficili anni.
Lug 06