In occasione del V raduno nazionale delle Maschere Antropologiche in programma a Tricarico sabato 4 giugno lo storico materano Gianni Maragno ha inviato una nota in cui invita a scoprire le bellezze di questo centro della provincia di Matera.
Un buontempone d’altri tempi
Correva il lontano 1907, quando, nel mese di giugno, fu recapitato al Responsabile della Direzione ai Monumenti di Napoli un telegramma con il quale il Ministero dell’Istruzione comunicava una sensazionale scoperta a cura di un diligente ma non ben precisato studioso. Si segnalava la presenza di due quadri il primo, di scuola veneziana, in una Chiesa di Tricarico, il secondo, di allievi di Raffaello, a Banzi.
Il solerte Direttore, immediatamente, avvertì il Prefetto di Potenza, invitandolo ad esperire le opportune indagini, affidate con somma urgenza al Maresciallo Comandante della Stazione dei RR. Carabinieri di Tricarico, il quale, con tempestività, procedette alla ricognizione.
Venne allertato anche il Sindaco di Banzi, che, dal canto suo, tranquillizzò il Prefetto con il seguente telegramma:
Assicuro V.S.Ill.ma che i quadri artistici del Sommo Raffaello sono stati dati in consegna al Parroco di questa Chiesa. E posso ben ritenere che saranno scrupolosamente custoditi.
I RR.CC. di Tricarico, invece, che brancolavano nel buio, comunicarono l’esito infruttuoso delle loro indagini al Sig. Prefetto che, con il seguente dispaccio, rispose al Direttore ai Monumenti di Napoli:
Comando Arma Tricarico conferma sconoscersi da quella cittadinanza passaggio ignoto studioso e fatta scoperta quadro scuola veneziana, soggiungendo non esserne facile identificazione esistendo quella Chiesa vari quadri antichi, di cui ignorasi valore ed importanza. Insiste necessità sollecitarsi direttore monumenti per opportuni chiarimenti ed assicura che frattanto vigilerà per necessaria tutela di tutti quadri antichi.
Ma l’eccitazione della notizia non si arrestò; ne rimase coinvolto anche il Sottoprefetto di Matera, che, per non rimanerne escluso, richiese al suo superiore di Potenza maggiori informazioni, con un proprio telegramma:
Sollecitare Direttore Monumenti Napoli più esplicative delucidazioni intorno quadro scuola veneziana esistente chiesa di Tricarico indicando soggetto quadro e chiesa in cui rinvennesi perché in detto comune sonosi parecchie chiese e svariati quadri.
Da Napoli, però, non pervennero ulteriori delucidazioni a riguardo dell’ignoto ‘studioso’ e, con generale delusione, la pratica venne definitivamente archiviata come “burla di un buontempone”. Il nostro pensiero corre allo sconforto e alla frustrazione del malcapitato Sindaco di Banzi che, con encomiabile premura, si era reso improvvisato depositario di ben due dipinti di Raffaello, superando in fantasia lo stesso buontempone che, bontà sua, gliene aveva attribuito uno soltanto.
Il fine di questa notiziola, relativa ad un avvenimento realmente accaduto, è di invitare voi lettori a dedicare un po’ delle vostre attenzioni alla stupenda cittadina arabo-normanna di Tricarico, che con i suoi tesori d’arte, indubbiamente merita una visita.
Mi permetto di segnalare i seguenti siti:
Museo archeologico di palazzo ducale;
Cattedrale;
Convento di S. Antonio, con meravigliosi affreschi;
Convento e Chiesa del Carmine, con ciclo pittorico di Pietro Antonio Ferro;
Chiesa adiacente al Convento di Santa Chiara, con affreschi della prima fase pittorica di P.A. Ferro e altri dipinti;
Torre Normanna;
Torre Saracena;
Porta Rabatana e Porta Saracena, che delimitano un’area sotto la quale si sviluppano gli orti saraceni, caratteristici di un tipo di coltura importata da saraceni e arabi, abili a produrre colture in ambienti di assoluta aridità, con l’impostazione di un sistema idrico per i terrazzamenti, efficiente per la raccolta delle acque e il successivo utilizzo per l’irrigazione.
Piatti tipici la pizza di cipolle, acciughe e olive e la pizza arrotolata di zafarano , con il ‘peperoncino rosso’, tritato in tutti gli strati sovrapposti e arrotolati.
Il dolce di Pasqua, confezionato con ricotta, limone e canditi, si chiama f’cc latèdd.
Il 4 giugno si svolgerà a Tricarico il V Raduno Nazionale delle Maschere Antropologiche, che faranno rivivere l’atmosfera ed i colori del Carnevale, che, seppure fuori stagione e con un po’ di fantasia, può richiamare lo scherzo datato 1907; come dire: “nel bene e nel male, a Tricarico ogni scherzo vale”.
Gianni Maragno