Nel ricco cartellone di sagre (autentiche) dedicate ai prodotti alimentari lucani di qualità (autentici) la XVIII edizione della Sagra dell’Involtino, organizzata nelle giornate di lunedì 17 e martedì 18 agosto, dalla Pro Loco di Gorgoglione ,con il patrocinio del Comune di Gorgoglione, ha una sua peculiarità perchè ha come protagonista il re delle eccellenze gastronomiche del territorio lucano: “U gliumuriell “ . Un evento eno-gastronomico che coniuga tre fattori su tutti: tipicità, biodiversità e agricoltura familiare. Il Centro Studi Turistici Thalia la considera un “caso” all’interno del panorama generale della sagre da studiare per una serie di elementi di nuove potenzialità della vocazione multifunzionale dell’attività agricola ancora inespresse, che invece, nei prossimi tre-cinque anni, sono essenziali ad incrementare in modo significativo il fatturato complessivo del sistema agricolo e agroalimentare italiano superando agevolmente quota 300 miliardi contro gli attuali 267. L’esaltazione degli antichi sapori della tavola, grazie alla promozione e alla valorizzazione delle eccellenze tipiche del territorio, è l’obiettivo che da sempre si prefigge la Sagra dell’involtino, animando il centro storico di Gorgoglione con i profumi, il folklore e i sapori di una tradizione che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Tra le novità dell’edizione di quest’anno ci sarà la I° edizione del premio “Tradizione & Sapori” che premierà un concittadino, partito dal piccolo paese e che si sta facendo strada, portando avanti la tradizione culinaria Gorgoglionese e lucana, senza mai dimenticare e rinnegare le proprie origini. Si tratta di Francesco Abbondanza, titolare del ristorante L’Abbondanza Lucana a Matera. Senza questi custodi di tradizioni alimentari e sapori – sottolinea il C.S. Thalia – non ci sarebbe futuro per la gastronomia e la ristorazione lucana. Abbondanza, che è anche ospite della 34esima Sagra del Fagiolo di Sarconi, come Ambassador del gusto, oltre a custodire antiche ricette tramandate da generazioni ha saputo innovare piatti e prodotti con la creatività che riescono ad esaltarne gusto e sapore e a trasmettere rinnovate emozioni. Si pensi allo “gliumuriell”, leccornia della cucina tipica gorgoglionese, che da piatto povero già da qualche tempo conosce una stagione di nobiltà al punto che la Pro Loco, già da anni si sta muovendo come promotrice per portare l’involtino di Gorgoglione ad ottenere il riconoscimento di piatto tipico tradizionale, sperando di giungere nel più breve tempo possibile al tanto ambito marchio IGP, che andrebbe a sigillare l’unicità del prodotto tipico gorgoglionese. Il riconoscimento ad Abbondanza ha quindi anche il significato di far conoscere “gliumuriell” e di accelerare con n “testimonial d’eccezione” l’iter dell’Igp. Tra l’altro -spiega il C.S. Thalia – al mondo agricolo va ascritto il merito di essersi saputo ripensare, pur sempre rimanendo strettamente fedele ai propri caratteri distintivi, che però ha riletto attraverso schemi e logiche più aderenti ai modelli odierni e senz’altro più attraenti. La “rinascita” a tutto tondo del settore agricolo, oltreché a livello identitario, prende forma anche nella sua potenzialità di proporsi come forza propulsiva in grado di trainare l’economia italiana fuori dallo stallo dal quale non sembra in grado di smuoversi. Alla possibilità che l’agricoltura possa rappresentare un volano per ridare slancio e crescita al Paese, crede l’82% degli italiani, diviso tra un 31% che ritiene fermamente che il settore possa essere il nostro valore aggiunto in termini di competitività, ed un 51% che lo vede, almeno in prima battuta, come fonte di occupazione di qualità e ricchezza. E la ristorazione è il primo ingrediente.