Altro che ostriche, pesce crudo e “bianco con le bollicine”. Nel menù di San Valentino meglio asparagi, carciofi, peperoni e un bicchiere di “rosso”. Secondo 7 esperti su 10 il segreto per vivere una serata spumeggiante tra coppie (giovani e meno giovani) è puntare sulla cucina mediterranea che ha piatti dalle proprietà stimolanti e cibi afrodisiaci che non hanno nulla da invidiare alla cucina francese di tendenza o a quella giapponese di recente affermazione. Intanto un buon chef è libero dal “luogo comune”: non esistono differenze tra il palato femminile e quello maschile.
“Ritengo che il cibo già per sua natura sia passione – è il pensiero dello chef-architetto Roberto Pontolillo, attento anche alla presentazione artistica del piatto – dalla scelta degli ingredienti sino alla degustazione e alla condivisione. La dieta mediterranea è la massima espressione della passione per il benessere, una dichiarazione d’amore per il palato, la celebrazione dell’equilibrio tra salute e gusto. In questa direzione i prodotti che la definiscono sono ottimali per creare piatti capaci di coinvolgere tutti i sensi in un’esperienza che non parla solo al palato, ma anche alla vista e all’olfatto”.
A dimostrazione dell’efficacia sulle prestazioni erotiche degli alimenti presenti nella dieta mediterranea, come verdura, pesce, carne e frutta, è stato condotto anche uno studio dell’Università di Napoli. L’indagine ha rivelato che il mix alimentare eterogeneo e completo che costituisce la dieta mediterranea, possiede proprietà antiossidanti tali da conferire notevoli effetti benefici sulla salute delle arterie.
La dieta mediterranea offre un ampio bagaglio di profumi e sapori, ma quali sono gli ingredienti da mettere in tavola a San Valentino per accendere la serata? Oltre agli evergreen rappresentati dai frutti di mare (34%), dal cioccolato (32%) e dalle fragole (30%), quest’anno gli chef raccomandano un menù afrodisiaco leggero e stimolante a base di ortaggi: carciofi (54%), capperi (51%), cetrioli (44%), cipolle (41%), olive (38%), asparagi (36%) e peperoni (31%) sono perfetti per il menù dedicato alla cena più romantica dell’anno. Per evitare invece un indesiderato effetto inibitore gli alimenti considerati eccessivamente grassi, come le fritture (79%), gli insaccati (66%), le bevande alcoliche (62%), e i formaggi stagionati (57%).
Ma quali sono quindi le caratteristiche che vanno ricercate negli alimenti per dare alla cena di San Valentino una marcia in più? Oltre alle proprietà chimiche e organolettiche dei cibi (79%), che sono al primo posto nella scala d’importanza secondo nutrizionisti e sessuologi, tra le caratteristiche capaci di accendere la passione non vanno dimenticati i profumi (43%), i colori (39%) e la morbidezza al tatto (33%).
A livello chimico invece, oltre all’ossido nitrico (79%) e all arginina (75%), possono aiutare la presenza negli alimenti di acidi grassi Omega 3 (71%) che fluidificano il sangue, la vitamina D (65%) che ha un ruolo cruciale nella produzione di testosterone, la vitamina A (56%) che riduce i livelli di estrogeni, il boro (51%), un minerale che stimola la produzione di ormoni maschili e il selenio (43%), riattivatore della circolazione.
Il cibo è davvero in grado di accendere la passione, soprattutto se ambientato in situazioni particolari – spiega lo chef Roberto – In particolare la dieta mediterranea è uno stile di vita, e quindi mangiare bene e mantenersi in forma vuol dire essere reattivi ed energici al momento giusto.
Feb 13