L’ottima riuscita, nello scorso fine settimana, della VI edizione della Sagra della Castagna “Munnaredda” promossa ed organizzata dall’ Associazione Pro Loco Tramutola, in collaborazione con il Comune,testimonia che anche in Val d’Agri sono maturi due progetti: il primo di filiera legato alla castagna per rendere il prodotto remunerativo e candidare al prossimo PSR una misura “castagna” che tenga conto della specificità del marroncino di Melfi (igp); il secondo riferito agli itinerari di turismo enogastronomico. E’ il commento di Pietro Sanchirico, coordinatore regionale Italia Unica che aggiunge: in Val d’Agri esiste un giacimento che oltre al petrolio ha grandi potenzialità di sviluppo perché basato su produzioni agricole e del bosco di grande qualità e su risorse ambientali-paesaggistiche, storico-culturali di pregio. Se a tutto questo si aggiungono gli itinerari per gli appassionati del gusto e dei sapori si individuano, con maggiore chiarezza, gli ingredienti del turismo enogastronomico che complessivamente in Italia produce un fatturato di 5 miliardi di euro ed è tra i pochi segmenti di turismo di nicchia che non conosce crisi. Ai componenti della Pro Loco e ai tanti volontari di Tramutola – continua – il riconoscimento di un impegno che è segnale di forte attaccamento al proprio territorio e alle proprie radici di identità. Piuttosto il primo pensiero va alla spesa ingente sostenuta dalla Regione Basilicata per l’Expo2015, di cui non si conosce ancora, l’ammontare definitivo. Se una buona parte di quei soldi fossero stati dirottati sul territorio per migliorare iniziative come questa sagra e le tante che si sono svolte nell’estate – dice Sanchirico – il livello di attrattività specie delle aree più interne della regione tagliate fuori dai grandi flussi turistici avrebbe avuto certamente benefici diretti.