Nino Sangerardi: “Fondazione Matera 2019 spende 150 mila euro per Matera 3019”. Di seguito la nota integrale.
“Per me Matera 2019 è Matera 2039: voglio ragionare di qui a 20 anni. La cultura può essere una delle leve per generare occupazione,vorrei che il flusso di emigrazioni sia contrario”. Parole del Ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli (Governo M5S-Lega) declamate a settembre 2018.
La Fondazione Matera Basilicata 2019 va molto oltre l’auspicio del ministro. Infatti realizza il progetto “Matera 3019” che “si rivolge al coinvolgimento dei giovani materni e europei nell’ottica di sensibilizzarne le attitudini e i comportamenti nonché di spingerli a immaginare un futuro sostenibile ed inclusivo”.
Iniziativa che contempla laboratori teatrali, produzione teatrale, spettacolo dal 7 al 15 dicembre 2019.
La spesa pubblica impegnata pari a 150.000,00 euro divisa in questo modo: 28 mila euro alla Scuola Open Source, 95 mila euro al Teatro Le Forche, 20 mila euro per la comunicazione,7 mila euro inerente “contingency” (scritto così nel documento che è stato possibile visionare”.
Un collettivo artistico diretto dal regista Gianluigi Gherzi a capo di 6 attori,2 tecnici e scenografo (Teatro Le Forche) si occuperanno di investigare il mito di fondazione della città da parte del giovane eroe. A partire dal testo Gli Uccelli di Aristofane si cercherà con i ragazzi di Matera e dell’Europa di “avviare un processo di costruzione/riedificazione del mito… attraverso la corporeità e la fisicità dell’esperienza del laboratorio teatrale vissuto in forma residenziale il cui obiettivo è riunire i ragazzi e gli artisti attorno a pratiche,domande,dubbi,visioni,parole,testi da tradurre e reinventare in un linguaggio comune. Il linguaggio dei ragazzi d’Europa”.
Molto bene.
E la Scuola Open Source? Ha il compito di mettere in opera una piattaforma digitale e quindi “…un processo di audience developement, networking e animazione della stessa, per raccogliere le visioni dei giovani cittadini rispetto al futuro remoto: 3019.
Un atto performativo d’immaginazione collettiva. Per farlo potranno usare qualsiasi strumento espressivo come file audio,immagini o video.
Il sito web dovrà permettere a tutti di inviare “la propria suggestione e esplorare quelle degli altri,esprimendo i propri sentimenti(sotto forma di messaggio o reaction, lo capiremo durante la progettazione della piattaforma).
C’è anche un cosiddetto workshop gratuito—laboratorio ricerca che lavorerà su design e sviluppo e making– e aperto a tutti ma con numero massimo di partecipanti. Se le iscrizioni superano il numero di posti disponibili verrà effettuata la selezione tramite curriculum e breve lettera motivazionale.
“500 anni fa—affermano i curatori del programma Matera 3019– Thomas More scriveva l’Utopia: è tempo ora di immaginare un altro mondo…Nel gioco performativo ai ragazzi verrà richiesto di lavorare alla creazione di azioni collettive che dialogano e sviluppano i temi portanti dello spettacolo, ed azioni che “incontreranno” la città anche nella dimensione flash mob attraverso brevi incursioni teatrali”.
Già, un bel flash mob nella capitale europea della cultura.
Nella foto www.SassiLive.it Paolo Verri