Nella Parrocchia di Sant’Agnese al rione Agna di Matera lunedì 2 novembre, giorno della Commemorazione di tutti i defunti, una delle tre messe rituali previste dalla Liturgia, sarà celebrata in suffragio dell’anima di Pier Paolo Pasolini, nel quarantesimo anniversario della sua non del tutto inesplicabile uccisione. Questa messa gliela dobbiamo perché il Signore gli usi misericordia come a ogni peccatore di specie comune e non comune che abbiamo sempre il dovere di ritenere pentito. Nessun cristiano può essere infernalista. La Città dei Sassi gli deve riconoscenza per il film con cui ne ha rafforzato la storia e la fama cristologiche. Bisogna tuttavia pregare per lui che, purtroppo, ha seminato anche tanto male, schiavo qual era di una sfrenata pulsione omoerotica, troncata brutalmente la notte ostiense del 2 novembre 1975: sintesi e senso della sua esistenza, fulmineo “montaggio della vita” come aveva teorizzato della morte. Sì, vogliamo pregare per lui “davanti all’altare” come santa Monica nei suoi ultimi giorni ingiungeva al figlio, il futuro sant’Agostino. Appressandoci alla Misericordia assoluta non possiamo non ricordare che Pasolini, nonostante tutte le sue riprovevoli debolezze, pochi giorni prima aveva cantato un po’ misteriosamente: “Non sono vecchio io, / è vecchio il mondo, / vivendo fino in fondo. / Iesus, Iesus, Iesus. La Parrocchia di sant’Agnese, con questa celebrazione eucaristica vuole innalzare l’ostinata speranza che un uomo di tal fatta, dalle potenti leve creative e dalla incredibile cortesia e, insieme, dalle barbare pratiche, non deve essere regalato al diavolo. Che Pier Paolo Pasolini oda il Misericordissimo rivolgersi a lui con le parole da lui scritte nella Nuova gioventù a un giovane di fede politica diversa: “Io so, io so bene, che tu non hai, e non vuoi averlo, un cuore libero, e non puoi essere sincero: ma anche se sei un morto, io ti parlerò.” Invito pertanto alla messa in suo suffragio, domani alle 11,30, nella Chiesa parrocchiale di sant’Agnese. Pochi o tanti per questo celebreremo.
Nov 01
Mi auguro vivamente che sia uno scherzo, di pessimo gusto ma uno scherzo.
Detto in poche parole, il suo piú grave peccato per il quale i misericordiosi fedeli dovrebbero riunirsi in preghiera consiste nella sua omosessualità… siamo all’assurdo. BIGOTTI!