“Sassi e Memoria”: è il tema dell’incontro organizzato questa mattina nell’Aula Magna del Campus Universitario di Matera dal Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo-DiCEM dell’Università degli Studi della Basilicata e dalla Fondazione Matera Basilicata 2019.
L’incontro è stato dedicato alla restituzione degli esiti della ricerca universitaria effettuata tra il 2018 e il 2020 da alcuni antropologi e antropologhe dell’Ateneo lucano sulla memoria degli ex abitanti dei Sassi, nell’ambito delle attività sviluppate per il progetto I-DEA di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Tale ricerca, condotta con rigoroso metodo etnografico, ha avuto come principale focus la “frattura” provocata dallo svuotamento progressivo dei rioni Sassi di Matera e dal contestuale trasferimento di gran parte degli abitanti nei nuovi quartieri periferici cittadini e nei villaggi rurali costruiti nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Un contributo, sul piano documentario, alla vicenda storica e umana dei Sassi, grazie all’ascolto e alla registrazione di molteplici voci e testimonianze dirette di tali vicende in una narrazione polifonica e condivisa di quella che si potrebbe definire una comunità di memoria. La ricerca è confluita nel volume “Sassi e memoria. Etnografia per un archivio delle voci” curato daFerdinando Mirizzi e da Vita Santoro, in cui sono raccolte le interviste fatte ai cittadini ex abitanti dei Sassi, archiviate su due piattaforme online presentate questa mattina al pubblico.
L’incontro, coordinato dalla Vita Santoro del DiCEM- Università della Basilicata, è stato aperto dai saluti del direttore del DiCEM- Università della Basilicata, Aldo Corcella. A seguire, per la Fondazione Matera Basilicata 2019, gli interventi del direttore generale Giovanni Padula e della responsabile del team di progettazione culturale Rita Orlando, e quelli di alcuni dei componenti del Comitato Scientifico del progetto I-DEA, Véronique Ginouvès, archivista a Aix-en-Provence (CNRS/Aix-Marseille Université) e Pietro Clemente, Presidente Onorario di SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici).
Sono intervenuti, inoltre, Katia Ballacchino del DiSPS-Università di Salerno e Francesco Marano del DiCEMò-Università della Basilicata. Le conclusioni sono state affidate a Ferdinando Mirizzi del DiCEM- Università della Basilicata e responsabile del progetto di ricerca.
Al termine degli interventi proiezione del documento audiovisivo di sintesi delle testimonianze sulla vita nei Sassi raccolte dal DiCEM, realizzato dalla società RVM e dibattito con il pubblico.
I-DEA è stato uno dei due progetti pilastro del programma di Matera 2019, dedicato all’esplorazione degli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Un esperimento che ha visto gli archivi e le collezioni come organismi viventi per interpretare le complessità stratificate della storia della regione, attraverso la pratica di cinque artisti e designer, invitati nel 2019 a curare cinque mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Le fondamenta di I-DEA sono state costruite partendo da uno studio e una mappatura degli archivi e collezioni lucane effettuato dall’Università della Basilicata.
La fotogallery del convegno (foto www.SassiLive.it)
Salve dov’è è possibile acquistare o consultare i risultati della ricerca? Grazie