La città di Matera presente al Festival di Limes 2022. La nona edizione si è svolta dall’11 al 13 novembre a Genova, all’interno di Palazzo Ducale. Ha seguito la tre giorni per SassiLive l’inviato speciale Gaetano Danzi.
Di seguito il suo intervento e la foto dell’editore e fondatore di Limes, Lucio Caracciolo con il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano.
Col titolo “Tutto un altro mondo” , dall’11 al 13 novembre si è svolto nella splendida cornice di Palazzo Ducale di Genova il nono Festival di Limes, la nota rivista di geopolitica, la cui popolarità è salita alle stelle dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Il suo direttore e fondatore, Prof. Lucio Caracciolo, è divenuto un viso televisivo molto noto per essere ormai ospite fisso come analista geopolitico sulle complicate questioni internazionali. In realtà la rivista Limes è pubblicata con successo da quasi 30 anni e il festival è divenuto ormai il più importante appuntamento del settore, non solo a livello nazionale.
Alla kermesse hanno partecipato numerosi ospiti internazionali e nazionali di altissimo livello che hanno dibattuto sui temi più scottanti del momento: dal conflitto russo/ucraino alla crisi energetica, dai problemi interni degli Usa al quasi conflitto Usa/Cina, fino ai nuovi assetti della politica europea con la ” Polonia super star”.
SassiLive era presente col suo inviato speciale, Gaetano Danzi, che ha seguito tutte le conferenze, per un totale di ben 16 ore.
Il festival è entrato nel vivo sabato 12 col tema “La tempesta americana e il mondo di domani” e con un ospite d’eccezione, George Friedman, considerato il più influente analista politico americano, che ha parlato della profonda crisi sociale degli USA (un paese che si letteralmente spaccando in due fazioni), del conflitto russo/ucraino (lanciando una dura critica alla UE che è rimasta inerte per 10 anni pensando che prima o poi gli Usa l’avrebbero risolta loro) e di Taiwan (“la Cina non invaderà Taiwan perché non ha mezzi da sbarco; la Cina comunque, al di là degli sforzi muscolari e delle parole, non farà un affronto del genere agli Usa perché perderebbe l’uso dei porti americani del Pacifico di cui ha un disperato bisogno per la propria economia; gli Usa dal canto loro hanno un unico interesse consistente nel controllo degli oceani e nel contenimento della Cina come potenza militare marittima; in questo scenario di Taiwan non glie ne importa niente a nessuno”).
Quando il Prof. Caracciolo gli ha chiesto come si giustificano 14.000 militari Usa in Italia, Friedman ha risposto che se l’Italia vuole meno militari americani sul proprio suolo, deve diventare una potenza navale del Mediterraneo, sia per motivi economici suoi, sia per motivi militari perché così sollevebbe gli Usa dall’onere di una presenza così ingombrante nella penisola e darebbw una mano alla marina Usa.
Sul tema dei rapporti tra le potenze UE e il nuovo corso della Germania, l’intervento del tedesco, Prof. Markus Kerber, è stato tranciante: di fronte all’ambasciatore francese Pierre Vimont, ha affermato : “è finito il tempo in cui la Germania faceva scelte politiche per compiacimento : ora è tempo di fare una politica fondata sulle decisioni; la Francia non deve più dire alla Germania cosa fare”. Queste ed altre affermazioni del famoso politico / analista tedesco hanno scatenato un applauso molto sentito da parte del folto pubblico.
Limes ha poi democraticamente dato spazio a due analisti, uno ucraino e uno russo per sentire il loro rispettivo punto di vista sulla guerra; posizioni tragicamente distanti che non lasciano speranze: secondo i commentatori presenti sarà un conflitto lungo che terminerà per lo sfinimento economico di uno dei contendenti.
Si è parlato ovviamente anche della crisi energetica con grandi nomi come Franco Bernabè, Davide Tabarelli e il manager Eni Lapo Pistelli. Dopo aver sviscerato i motivi della crisi energetica (che poco è stata influenzata dalla guerra russo/Ucraina), è emerso che le parole d’ordine saranno razionamento, lotta agli sprechi e un maglione in più.
Meritano però di essere riportate alcune dichiarazioni di Pistelli : “L’Eni ha a livello mondiale il più potente computer mai posseduto da una company industriale; ciò permette di assicurare l’assenza di errori in ogni decisione. Però un conto è produrre energia, un altro conto è pensare all’energia che produrremo domani; e l’Eni è all’avanguardia sotto quest’ultimo punto di vista dato che nel 2025 farà il primo esperimento sulla fusione nucelare, che potrebbe permettere la produzione di enormi quantità di energia pulita a costi bassi”.
Infine ha chiuso la manifestazione un ospite d’onore : il Capo dello Stato Maggiore delle forze armate italiane, l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
Il tema era “Perché servono le forze armate”.
L’Ammiraglio ha analizzato il conflitto russo/ucraino, sottolineando che : ” la macchina bellica russa è stata una delusione, senza leadership, con soldati demotivati e armati con materiali scarsi; resta un mistero il perché i russi non abbiano usato quasi per niente utilizzato la propria aviazione”. Inoltre ha dichiarato che l’Italia ha fonito all’Ucraina armamenti di alto profilo tecnologico e che continuerà a farlo secondo le intese nell’ambito Nato e UE.
Ha poi aggiunto: “La guerra Ucraina avrà notevoli effetti sul controllo del Mediterraneo che risulterà molto instabile”.
Alla domanda di Caracciolo se la Marina Militare Italiana sarà potenziata per affrontare questa sfida, il Capo di Stato Maggiore ha risposto che si tratta di un processo lungo che porterà nel 2028 a investire nella difesa il 2% del PIL, “ma lo scopo vero sarà quello di raggiungere un tale livello tecnologico da scoraggiare una guerra”.
L’Ammiraglio è stato lungamente applaudito e il Prof. Caracciolo ha sottolineato che ciò testimonia la vicinanza del popolo all’esercito italiano che viene percepito come strumento di tutela della pace e della sicurezza.
Il festival ha fatto registrare costantemente il tutto esaurito dei posti in presenza ed è stato molto seguito nella diretta streaming. Un vero successo.
La fotogallery del festival di Limes (foto www.SassiLive.it)