Quattrocento ragazzi e ragazze scout accompagnati dai loro rispettivi capi dell’AGESCI e del CNGEI della Regione Basilicata, hanno esploratole vie dei rioni dell’incantevole Città di Matera Capitale Europea della Cultura sabato 27 e domenica 28 Aprile per l’incontro annuale del “San Giorgio”.L’appuntamento atteso è stato di tipo cittadino e regionale, come avviene ogni quattro anni.
L’incontro prende il nome dal Santo patrono dell’Inghilterra, San Giorgio che si festeggia il ventitré aprile. Per gli scout di tutto il mondo, il santo martire e cavaliere è il loro patrono, soprattutto per la branca Esploratori e Guide, da quando Baden-Powell, il fondatore dello scautismo ha presentato il Santo come patrono e modello da seguire durante l’itinerario formativo, in quanto «tutti possono riconoscersi nella figura di chi incarna il coraggio, l’abnegazione e la determinazione di vincere il drago del male e dell’avversità, come la vittoria sul drago che simboleggia la lotta per il bene contro il male, che ognuno di noi deve sostenere, se vuole rimanere buono e fedele a Gesù Cristo».In questo giorno, gli esploratori e le guide di tutto il mondo rinnovano solennemente la Promessa scout, secondo l’invito di Baden-Powell, che suggerisce di riportarla alla loro mente e consiglia ai capi di tornare alle fonti, cioè di rileggere il libro «Scautismo per Ragazzi»,per ritrovare lo spirito.
Il tema dell’incontro che ha visto la partecipazione di sedici gruppi scout della regione: Metaponto Bernalda, Montescaglioso, Ferrandina, Venosa, Potenza 1, 2, 3, Melfi 1, 2, 3, Matera 1,2,3,4 e della partecipazione significativa e fruttuosa del CNGEI è stato: «Matera 2019: un’avventura nel tempo». Guardare al passato, alle nostre radici, guardare da dove proveniamo per capire e progettare il futuro in cui credere, valori, tradizione, innovazione e cultura come essenziali per una partecipazione attiva alla vita della città, lo sviluppo della consapevolezza del proprio contributo come di una maggiore competenza da poter investire per risolvere i problemi e per costruire la città dei sogni, sono stati gli obiettivi su cui gli scout si sono interrogati, confrontati ed hanno avviato dei processidurante le attività svolte in città dove la gente si ferva e sorrideva per il loro modo di animare essenziale e divertente. Uscire dai boschi, andare in città per incontrare la gente, per lasciare una traccia importante sul territorio, è stato il fine di questo San Giorgio! La gente, i turisti cercavano i ragazzi curiosi ed al tempo stesso gli scout hanno capito che le persone guardano a loro e si aspettano tanto da loro, perché per l’uniforme che indossano li rende persone credibili ed affidabili. Momento centrale davvero piacevole e attraente è stata la S. Messa nella Basilica Cattedrale presieduta da Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina, dove gli scout con un unico fazzolettone realizzato apposta per l’occasione si sono raccolti insieme alla comunità parrocchiale, ai sacerdoti e al Vescovo per incontrare il Signore Risorto, proprio come nell’ottavo giorno della settimana di cui ci parlava il Vangelo ascoltato.
La partecipazione rilevante del gruppo del CNGEI ha di fatto portato un messaggio preciso: tutti facciamo parte di un abito più grande che prende il nome di federazione dello scautismo. Sono differenti le forme di scautismo nel mondo, ma tutte sono finalizzate ad uno stesso obiettivo: l’educazione e formazione dell’uomo e del cittadino. A proposito,l’issa bandiera, costruito sull’altura del parco cittadino “Macamarda” presentava appunto per questa occasione numerose bandiere diverse, ma tutte che tendevano e sventolavano nella stessa direzione. Chi sono gli scout? Gli scout sono costruttori e portavoci di valori che nemmenoi grandi ed i potenti possiedono.
Don Peppe Calabrese