Oggi, il termine “integrazione” scolastica è stato ormai racchiuso e sostituito dal termine “inclusione”, intendendo con questo il processo attraverso il quale il contesto scuola, attraverso i suoi diversi protagonisti (organizzazione scolastica, studenti, insegnanti, famiglia, territorio) assume le caratteristiche di un ambiente che risponde ai bisogni di tutti gli studenti e in particolare degli studenti con bisogni speciali. Di questo argomento si è parlato a 360 gradi nel corso di un seminario che si è tenuto nei giorni scorsi a Matera, organizzato dal CTS (Centro Territoriale di Supporto), con sede presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “I.Morra” di Matera, diretto dal dirigente scolastico Rosaria Cancelliere. Il seminario ha avuto luogo presso l’auditorium del conservatorio “R.Gervasio”e ha visto la presenza di illustri relatori che si sono confrontati e hanno dato il loro valido contributo sul tema “Scuola 3.0 – Proposte e suggerimenti per una didattica inclusiva”. “Non escludere”, più che “includere” è stato il filo conduttore che ha caratterizzato le due giornate del seminario, rivolto principalmente agli operatori dei CTS dislocati sul territorio nazionale ed ai responsabili dei CTI della Basilicata e delle Regioni limitrofe. Il progetto ha avuto come finalità quella di fornire le più adeguate conoscenze e competenze per una didattica di classe che “non escluda” alcun ragazzo dal percorso scolastico e che preveda l’utilizzo di software e strumenti per un apprendimento più piacevole, in base alle proprie capacità e necessità, secondo i dettami della didattica costruttivista. I numerosi docenti che hanno partecipato al seminario, moderato dalla giornalista Mariangela Lisanti, hanno potuto assistere alle relazioni del professore Nicola Cernusco, formatore e operatore CTS di Matera, del dottor Guida Dell’Acqua della Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione del Miur, di Domenico Milito, professore associato in Didattica e Pedagogia Speciale presso l’Università della Basilicata, del professore Francesco Fusillo, operatore del CTS di Verona, del dottor Paolo Quadrino di AD WIKISCUOLA, del professore Vindice Deplano, consigliere direttivo Aif del Lazio, e del professore Mario Rotta, titolare IBIS Multimedia. Un notevole contributo al seminario è stato dato dalla professoressa Cristina Santandrea, psicosociologa di Bologna e dalla dottoressa Lucrezia Stellaci, componente CNPI del Miur. Importante la presenza della senatrice Angela D’Onghia, sottosegretario di Stato Miur, che ha salutato con grandi apprezzamenti l’iniziativa. Ad aprire i lavori delle due giornate di studio, dopo gli interventi del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, del dottor Luigi Bradascio, presidente della Commissione Politiche sociali della Regione Basilicata e della dottoressa Filomena Di Bari, in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico della Basilicata e dell’Ufficio scolastico territoriale, è stata il dirigente scolastico dell’Istituto d’istruzione superiore “I.Morra”. “Abbiamo volutamente parlato di non esclusione, – ha spiegato la preside Cancelliere – proprio per evidenziare la partecipazione dei ragazzi in difficoltà, per i quali devono essere create, tramite anche i nuovi strumenti digitali, le condizioni più consone, per fare in modo che il processo insegnamento-apprendimento possa essere facilitato. Attraverso questo progetto, presentato al Ministero e che ci è stato finanziato, abbiamo dato la possibilità a tanti docenti di sostegno, che si sono formati all’interno del nostro CTS, di poter entrare nelle classi e lavorare in modo più specializzato. Questo progetto, che ha affrontato il tema dal punto di vista psicopedagogico e dal punto di vista tecnologico, prevede anche dieci momenti formativi in weibnar, dove i relatori andranno ad interagire con i docenti che hanno partecipato al seminario”.
Nov 22