Una serie di iniziative promosse dalla Scuola a Rete DiCultHer per favorire un rinascimento culturale e digitale, una nuova “MegàleHellàs”, che sappia raccogliere la straordinaria eredità culturale del Mezzogiorno d’Italia, accrescendola grazie alla creatività dei suoi giovani e valorizzandola col coinvolgimento delle «comunità di patrimonio», nello spirito della Convenzione di Faro.
Le iniziative inserite nel progetto “Officine di cultura digitale” e nate quale seguito dei recenti incontri promossi dalla rete DiCultHer a Matera, Trani e Catanzaro durante la quarta edizione della Settimana delle Culture Digitali “Antonio Ruberti” che si è svolta dall’8 al 14 aprile, sono state presentate in una conferenza stampa che ha coinvolto il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, gli assessori comunali, Marilena Antonicelli e Giampaolo D’Andrea, il Rappresentante dell’Ufficio Scolastico della Basilicata, Bruna Anna Taratufolo, Germano Paini della Presidenza DiCultHer e Università di Torino, Nicola Barbuti, Coordinatore del Polo DiCultHer Apulian e Università di Bari e da Carmine Marinucci, Segretario Generale della rete DiCultHer.
Le iniziative sono tutte indirizzate a sostenere il protagonismo del nostro sistema scolastico e la ‘creatività’ dei nostri giovani che hanno partecipato e partecipano alle attività DiCultHercon competenza alla scoperta e alla valorizzazione del patrimonio culturale digitale, riguardano:
– La Rassegna dei prodotti realizzati sui temidel Digital Cultural Heritage dalle scuole italiane;
– Officine di Cultura Digitale. Incubatore delle conoscenze e competenze per la co-creazione, valorizzazione, salvaguardia e conservazione del nuovo Digital Cultural Heritageconnesso all’Hub per la Ricerca e l’Innovazione Tecnologica di Matera;
– Il Museo Virtuale delle Scuole di Matera e provincia (connesso alle sfide di #HackCultura)
– La Biblioteca (Virtuale) della Legalità.
L’obiettivo è quello di proseguire un percorso avviato con le Sfide di #HackCultura2019, il primo Hackathon per favorire nei giovani, in un’ottica di ‘titolarità culturale’, la conoscenza e la ‘presa in carico’ del patrimonio culturale nazionale, promosso dalla Scuola in Rete DiCultHer per la costruzione di “contenitori di patrimoni digitali scolastici” stabili e di riferimento per il mondo della Scuola, in collaborazione con le Istituzioni nazionali ed europee preposte alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale (INDIRE, ICCU, ICSBA, EUROPEANA), nonché l’ambiziosa prospettiva di realizzare nel Mezzogiorno d’Italia, a Matera, Patrimonio Mondiale Unesco eCapitale della Cultura Europea per il 2019, una rassegna permanente sul Digital Cultural Heritage, quale appuntamento culturale ricorrente per il Paese e per l’Europa e “comunità di pratica” “tra pari” tra e con i giovani in apprendimento e i loro docenti, per sostenere il protagonismo delle Scuole e dei ragazzi nell’era digitale, da realizzarsi in concomitanza alle varie edizioni delle Settimane della Cultura Digitale “Antonio Ruberti”, promosse dal Network DiCultHer sin dal 2016.
Tenuto conto che l’obiettivo primario della Scuola a Rete DiCultHer è quello di sostenere la formazione delle competenze nel Digital Cultural Heritage attraverso un sistema di strumenti, oggetti didattici, esperienze e best practice e approcci metodologici al DCH che accompagninole istituzioni scolastiche nel «concretizzare gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni, riconoscendo e valorizzando le diversità, promuovendo le potenzialità di ciascuno e adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativi»(art. 4 del DPR 275/99 detto anche Regolamento dell’autonomia), saranno realizzate a Matera le primeattività delle“Officine di Cultura Digitale”, incubatore delle conoscenze e competenze per la co-creazione, valorizzazione, salvaguardia e conservazione del nuovo Digital Cultural Heritageconnessi all’Hub per la Ricerca e l’Innovazione Tecnologica di Matera,asupporto della progettazione di iniziative formative, educative e di aggiornamento professionale per Docenti e Studenti nel settore del Digital Cultural Heritage.
“Officine” che hanno come “baricentro” Matera, città simbolo del Mezzogiorno d’Italia e d’Europa, ma flessibili ed adattabili all’intera Basilicata e alle altre realtà regionali del Mezzogiorno. Le azioni previste avranno lo scopo di massimizzare il principio della “titolarità culturale” esercitata con diritto e la “presa in carico” di una responsabilità comune e condivisa rispetto a un bene comune, il patrimonio culturale, nella prospettiva di contestualizzare la Convenzione di Faro nell’Era Digitale.
Nel concreto, le Officine di Culture Digitali proporranno attività formative, educative, di ricerca e sviluppo per dotare il Corpo docente e gli Studenti delle nostre Scuole della conoscenza del più vasto universo del nuovo Digital Cultural Heritage per sostenere la «piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche» per «una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione didattica, orientata verso l’educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini» (L. 107/15).
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)