Partirannno nella seconda metà del prossimo mese di novembre, a Matera, i corsi della Scuola di alta formazione e studio dell’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro (Iscr). La notizia è stata annunciata dalla direttrice della Scuola, Gisella Capponi,a Casa Cava nel corso di convegno sul “Restauro come bene comune: nuove alleanze tra soggetti pubblici e privati”.
La scuola, che sarà inaugurata nell’ex convento di Santa Lucia Nova, all’interno del restaurato immobile che si affaccia su piazza Vittoio Veneto e via La Vista, consentirà a 15 allievi di frequentare due percorsi di studio della durata di 5 anni, articolati in 300 crediti formativi.
La città di Matera, capitale europea della cultura nel 2019, ha inaugurato in mattinata a Casa Cava un ciclo di incontri dedicati al Restauro che coinvolgeranno da marzo a luglio 2016 anche le città di Venaria Reale, Venezia, Palermo, Monza e Instambul e di altre due città estere, da individuare in Tunisia e Marocco. Gli incontri sono pensati per cinque città italiane e tre città estere caratterizzate da specificità storiche e culturali differenti.
L’evento di Matera, dedicato a Michele D’Elia, storico dell’arte impegnato dal 1977 come Sovrintendente ai Beni artistici e storici della regione lucana, con sede a Matera e deceduto all’età di 84 anni nel 2012, è stato promosso da Valore Restauro Sostenibile, Costellazione di confronti sul Restauro, Fratelli Navarra e il coordinamento scientifico e culturale di Francesco Moschini con Francesco Maggiore.
Il ciclo di incontri internazionali dedicati al Restauro nasce dalla volontà di determinare un approccio innovativo nei processi di conservazione del Valore nel tempo, con particolare attenzione al contesto in cui il bene monumentale e artistico è immerso. Il programma prevede fino al 2017 il coinvolgimento di esponenti del mondo della cultura, della professione, delle istituzioni e dell’imprenditoria. S’intende stimolare un dibattito che propone un confronto tra pareri, anche divergenti, al fine di sollevare una riflessione costruttiva. L’obiettivo è quello di promuovere il partenariato pubblico e privato, traducendo la responsabilità sociale in sostenibilità economica. Da queste premesse nasce l’iniziativa Valore Restauro Sostenibile. La giornata di studio è quindi orientata alla ricerca di un modus operandi italiano che rappresenti un valore e una dimensione sostenibile del Restauro.
Dopo l’introduzione di Francesco Moschini e i saluti istituzionali di Patrizia Minardi per la Regione Basilicata, del presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo, del sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri, del Prefetto di Matera Antonella Bellomo, del Soprintendente Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Francesco Canestrini, del Direttore del Polo Museale Regionale della Basilicata Marta Ragozzino e del Rettore dell’Università degli Studi della Basilicata Aurelia Sole sono intervenuti in mattinata Gisella Capponi, Direttore dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, Giorgio Croci, ordinario di Tecnica delle Costruzioni Università La Sapienza, Attilio Navarra, Presidente di Italiana Costruzioni SpA e Nicola Di Battista, Direttore della rivista Domus
Nel pomeriggio spazio agli interventi del materano Amerigo Restucci, Rettore IUAV, Docente di Storia dell’Architettura, IUAV Venezia e di Lorenzo Lamperti, Direttore Generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
Francesco Maggiore ha introdotto e coordinato anche il secondo dibattito con la partecipazione di Marta Ragozzino, Francesco Canestrini, Angela Colonna, Antonio Conte, Antonella Guida per l’Università della Basilicata, Francesco Gioia, Presidente dell’Ordine degli Architetti PPP della Provincia di Matera, Mario Maragno, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Matera e l’architetto Luigi Acito
La prima tappa di questo ciclo di inconri sul restauro è stata chiusa dalla lezione magistrale di Mario Bellini, architetto e designer.
“L’avvio nel mese di novembre a Matera – ha ricordato il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri – delle lezioni dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro. Sarà l’unica scuola sul restauro del Sud Italia con l’obiettivo di divenire centro di sperimentazione e di eccellenza sulle tecniche di conservazione al servizio di tutte le sovrintendenze del Mezzogiorno. Siamo d’accordo sulla necessità di favorire sinergie tra pubblico e privato per la valorizzazione del patrimonio artistico; in questo territorio ipotizzo il restauro del Castello Tramontano di Matera, già inserito in un parco, che potrebbe così essere reso fruibile a famiglie e soprattutto bambini, oppure alla realizzazione di una linea Bradanica della cultura con parchi tematici che possano valorizzare il legame che c’è stato in passato tra Pitagora e Metaponto, Fieramosca e Miglionico, Mantegna e Irsinia, Orazio e Venosa, Federico II e Melfi”.”.
“la necessità di un dibattito sulle sinergie tra pubblico e privato – ha commentato Attilio Maria Navarra, presidente di Italiana Costruzioni Spa – oltre che sulla sostenibilità sociale e finanziaria degli interventi necessari per valorizzare il patrimonio culturale e monumentale italiano; da alcuni anni è evidente che operazioni di restauro fini a se stesse legate a finanziamenti pubblici sempre più scarsi ed erogati in vari step non favoriscono questa valorizzazione come, del resto, gli interventi di sponsorizzazione. Siamo dell’idea che gli investimenti in arte e cultura devono essere a monte del processo di valorizzazione dei beni e che ogni intervento in questi ambiti debba essere in grado di generare valore, oltre che per il privato che investe, anche per la collettività. Oggi è necessario che il pubblico apra le porte al supporto del privato individuando, sin dalla fase progettuale, anche la destinazione d’uso, la modalità di fruizione dei beni e la loro gestione”.
La fotogallery del convegno sul restauro a Casa Cava (foto www.SassiLive.it)