Giovedì 31 ottobre 2019 alle ore 18 nella sala Levi di Palazzo Lanfranchi verrà affrontato il tema del particolare ruolo politico-culturale assunto da Carlo Levi, attraverso la sua collaborazione al quotidiano “L’Italia Socialista”, nel periodo cruciale di formazione dell’Italia Repubblicana. Ne parleranno Marcella Marmo Sacerdoti e Filippo La Porta. L’evento conclude la mostra “Carlo Levi: L’arte della Politica. Disegni (1947 – 1948)”.
I Disegni Politici ostituiscono un segmento del lascito leviano alla città, insieme al telero di “Italia ’61” ed alla collezione di dipinti ed opere grafiche custodite nel Museo di Palazzo Lanfranchi.
Essi raccontano in forma artistica sintetica ed ironica, la stagione politica di formazione dell’Italia Repubblicana.
La Mostra è nata su iniziativa del Centro Carlo Levi di Matera, ed è stata la conclusione di un iter programmatico delineato già dagli anni passati, e concretizzatosi significativamente nell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura, grazie al sostegno della Regione Basilicata, con l’obiettivo di mantenere vivo il messaggio leviano in questa particolare tornata della storia della città dei Sassi.
La Mostra è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Carlo Levi di Roma, ed il Polo Museale Regionale della Basilicata
La curatela della Mostra è stata assicurata da Mauro Vincenzo Fontana e Lorenzo Rota;
il Catalogo è stato redatto da un gruppo interdisciplinare di esperti costituito da: Giampaolo D’Andrea, Maria Adelaide Cuozzo, Nicola Filazzola, Simonetta Prosperi Valenti, Filippo La Porta, Michele Tavola.
Nei due mesi circa di apertura, la Mostra ha avuto significativi apprezzamenti da parte siadei visitatori, che degli organi di stampa e TV: tutti hanno constatato e sottolineato, con piacere misto a stupore, il Carlo Levi insolito, ironico, graffiante, pressochè sconosciuto, che emerge dai Disegni, ed il suo ironico distacco con il quale guardava ai fatti della politica; ma anche la sconcertante attualità, di temi, problemi e metodi, che quei Disegni ancora ripropongono.
La Mostra ha anche messo in luce il nesso storico-politico-culturale tra la stagione dell’”Italia Socialista” ed il nostro territorio: i suoi protagonisti, chiusa quella stagione, hanno scelto di impegnarsi nella “politica del fare” (o “del mestiere”, come la definiva Manlio Rossi Doria), tra i cui risultati si inscrive anche la vicenda del “riscatto” di Matera.
Un bilancio complessivo dell’iniziativa culturale della Mostra sarà fatto da Giampaolo D’Andrea, Assessore alla Cultura del Comune di Matera.