Si è spento all’età di 74 anni nella sua casa nei Sassi di Matera, a seguito di un improvviso malore, il docente universitario Armando Sichenze.
Titolare di cattedra di composizione architettonica e preside della facoltà di architettura dell’Università degli studi della Basilicata da lui fondata, Armando Sichenze è stato sempre molto amato dai suoi studenti.
Sichenze è stato un uomo di cultura poliedrico, capace di spaziare dalla redazione di manuali di didattica di discipline legate alla progettazione alle pubblicazioni letterarie in chiave romanzesca.
Un’altra sua grande passione era la fotografia, mezzo per comprendere i segreti della luce e dello spazio. Luogo preferito per le sue esercitazioni erano i Sassi di Matera, in cui ha deciso di venire ad abitare con la sua compagna Ina Macaione, anche lei impegnata nella docenza universitaria a Matera.
Nato a Roma nel 1946 è stato allievo di Ludovico Quaroni, l’urbanista che ha progettato il borgo La Martella. In seguito Sichenze ha lavorato in Sicilia con i fratelli Samonà, tra i più grandi urbanisti del secolo scorso. Quaroni e Samonà hanno naturalmente ispirato le numerose pubblicazioni dedicate all’architettura di Armando Sichenze.
La famiglia dispensa dalle condoglianze e dalle visite nel rispetto delle norme Anticovid.
I funerali si terranno in forma privata.
Alla famiglia di Sichenze le condoglianze della redazione di SassiLive e del direttore responsabile Michele Capolupo.
Scomparsa Armando Sichenze, cordoglio Ordine degli Architetti della provincia di Matera
L’Ordine degli architetti P.P. e C. della provincia di Matera esprime il proprio dolore per la perdita dell’Architetto Armando Sichenze.
L’improvvisa perdita del professor Sichenze coglie tutta la comunità degli architetti con grande stupore e dolore.
Armando Sichenze è stato un punto di riferimento per tutti noi in questi anni. Il suo apporto alla dialettica architettonica e al confronto con il fare architettura sul campo, rimarranno una lezione che non potrà mai essere dimenticata.
Anche l’esplorazione della fotografia, come elemento di suggestione e dibattito dell’architettura “clandestina”, come diceva lui, ha segnato un momento di grande sperimentazione con cui fare i conti.
“Voglio ricordarti così Armando” conclude l’arch. P. De Finis, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Matera “ sorridente con lo zaino sulle spalle al nostro Congresso Nazionale del 2018, dove con l’entusiasmo di un ragazzino e l’autorevolezza che tu hai sempre avuto, hai dato lustro alla nostra comunità battendoti per la dignità dell’architettura”
In memoria di Armando Sichenze, cordoglio di Gigi Acito per Associazione culturale Adriano Olivetti di Matera e Lorenzo Rota per Centro Carlo Levi di Matera
La notizia della improvvisa scomparsa di Armando Sichenze, docente ordinario di composizione architettonica presso la Facoltà di Architettura di Matera, ci lascia del tutto esterrefatti, increduli e, certamente, un po’ più soli.
Non avremo più con noi la sua presenza cortese, gioviale, colta ed amichevole allo stesso tempo, che annullava distanze e distinguo intellettuali, per essere semplicemente un affidabile riferimento nel dibattito culturale contemporaneo.
Questa sua spiccata empatia, gli veniva dalla grande esperienza di “educatore” di giovani generazioni, esercitata nelle Università nelle quali ha insegnato, tra cui quella della Basilicata, e di Matera in particolare, della cui Facoltà di Architettura è stato organizzatore e Preside.
Un intellettuale, un uomo di cultura, un educatore, che ha dedicato una vita di studi ed impegno professionale e culturale, alla riscoperta e valorizzazione dell’identità profonda del rapporto tra città e natura, e delle sue modalità di sviluppo sostenibile del nostro territorio, ed alla crescita culturale delle giovani generazioni.
Ricordiamo per tutti, la definizione, che interamente gli appartiene, di “città-natura”, che ha costruito e sperimentato in anni di ricerche proprio nel diffuso tessuto insediativo della nostra Basilicata: tessuto frantumato nel quale, l’assenza di fenomeni di congestione selvaggia lasciava ancora percepire e circolare il ritmo della “natura”.
E vogliamo anche sottolineare come abbia vissuto “pienamente” la vita universitaria, nei luoghi nei quali esercitava il suo insegnamento, stabilendosi a Potenza prima, ed a Matera poi, con Ina Macaione, la sua inseparabile compagna, anch’essa docente di Architettura. Andando ad abitare nei Sassi, perché credeva profondamente nell’idea di “riabitare i Sassi” (era stato d’altronde, anche assistente di Tommaso Giuralongo, alla Facoltà di Architettura di Roma).
Idea sulla quale negli ultimi anni ha indagato e ricercato a lungo, sintetizzando le ragioni dell’architettura a quelle del paesaggio naturale/artificiale, i “vuoti urbani” ai pieni sociali, fin nell’intimità delle case restaurate (“Into Matera”).
Era così entrato in sintonia con la storia contemporanea della città, respirava il suo stesso respiro; ed è per questo che la sua perdita non sarà irrilevante, per la nostra comunità.
Armando Sichenze lo ricorderemo tutti, a lungo: con il suo pensiero, e la grande mole di pubblicazioni che ci ha lasciato, ci accompagnerà costantemente nell’impegno che le nostre Associazioni cercano di mettere nella valorizzazione del nostro spazio fisico e culturale; impegno che era anche il suo.
Un’ultima annotazione: sappiamo tutti della sua sfegatata passione per il Napoli-calcio, e per il suo nume contemporaneo: Armando Maradona;
Il destino ha forse voluto ricongiungerei due Armandi!
Gigi Acito e Lorenzo Rota