Si è svolto nell’hotel Orazio a Venosa l’appuntamento organizzato dal Club per l’Unesco del Vulture con il Rotary club Venosa in cui si è affrontato il tema della transumanza, Patrimonio Immateriale dell’Umanità, una delle tradizioni più antiche d’Italia.
“Valorizzare il patrimonio culturale legato alla transumanza comporta un ripensamento dell’attuale rapporto tra uomo e natura. In risposta all’evidente cambiamento climatico, la pastorizia transumante si configura quale pratica che rispetta l’equilibrio dell’ecosistema e la salvaguardia della biodiversità, riconoscendo ai pastori il ruolo di custodi dell’ambiente.
Pertanto, la tutela di questa antica pratica deve prendere il via dalla creazione di sinergie con le comunità che vivono quotidianamente le aree interne e montane.” Ha così spiegato nel suo intervento l’antropologa Maria Silvia Possidente coinvolgendo tutti i presenti in questa pratica dalle mille sfaccettature.
La serata è proseguita con la presentazione del libro di Emilio d’Andrea scrittore, poeta di Barile che ha dialogato con Vito Bochicchio esperto in agricoltura sociale. Un romanzo dalle mille sfumature “Tutti i colori dell’arcobaleno la Transumanza perduta” in cui il messaggio della speranza è determinate in un contesto tra storia, cultura, dolore, drammaticità, riscatto e voglia di sognare. l’autore ha deliziato i presenti recitando qualche sua poesia in omaggio alle tradizioni lucane.
Non sono mancati momenti ufficiali come la firma del protocollo d’intesa tra i rispettivi presidenti di club Michele Cervellino del Rotary Club Venosa e Rosa Centrone Club per l’Unesco del Vulture sottoscrivendo e suggellando le tante attività già svolte in passato e insieme condividendo le moltissime finalità e intenti. I due club si dicono pronti a mettere in campo attività che valorizzino i territori e la loro straordinaria cultura.