Sabato 28 luglio 2018 alle ore 21 a Cersosimo, in provincia di Potenza, è in programma il Festival poetico itinerante “Sogno di Poesia nella nostra Bella Italia”. Le poetesse lo hanno definito un Festival antropologico.
La formula è originale nella sua semplicità: alcune poetesse romane incontreranno i poeti del luogo e insieme daranno vita ad un originale susseguirsi di incontri poetici a spasso per Cersosimo e per le località circostanti, incontri che saranno anche gastronomici, artistici, folkloristici e, soprattutto, volti a valorizzare le caratteristiche storico-turistiche della località ospitante, in una sorta di scambio culturale e poetico.
Così nel prossimo week-end il piccolo paese di Cersosimo, abitato da cinquecentocinquanta residenti e posto a cinquecentosessanta metri sul livello del mare, nel magnifico Parco del Pollino, accoglierà le poetesse romane, Alessandra Carnovale, Stefania di Lino, Caterina Raimondi, Francesca Lufrano, Maria Teresa Ciammaruconi, e Giovanna d’Onofrio, tutte coordinate dalla poetessa e scrittrice locale Angela Ferrara che ha sposato in toto il progetto delle poetesse e scrittrici romane (Terry Olivi e Manuela Minelli, Laila Scorcelletti e Anita Tiziana Napolitano) e che da settimane sta organizzando l’accoglienza nei minimi dettagli.
“Sebbene viviamo in un’era in cui si comunica con smartphone e tablet, dove spesso la parola è sostituita da emoticon e immagini, noi vogliamo dimostrare che la parola poetica può avere ancora un senso – spiegano Terry Olivi, Manuela Minelli, Anita Tiziana Napolitano e Laila Scorcelletti, le poetesse romane ideatrici e progettatrici della kermesse poetica – Ma non solo, siamo anche convinte che la poesia non debba essere appannaggio esclusivo di circoli di letterati e accademici, bensì deve essere portata in mezzo al popolo, la poesia deve vivere tra la gente e in mezzo alla Natura”.
In effetti la parola poetica ha sempre un senso, perché indaga la vita quotidiana, le cose semplici di ogni giorno e allo stesso tempo indaga anche i misteri dell’Universo e le manifestazioni dell’Assoluto.Il poeta, prendendoci per mano, con semplicità e affetto ci rende partecipi della sua empatia verso tutti gli esseri viventi e anche verso le cose, aprendoci parti nascoste verso la dimensione del sacro.
Ma ancora oggi è uso tra i poeti chiudersi in circoli e salotti letterari dove si incontrano, si leggono e si confrontano tra loro. Certamente la poesia è un’arte molto discreta, intima, che ama i piccoli numeri. Spesso nei readingil pubblico è formato da altri poeti e così la parola poetica resta là tra loro, non arriva all’uomo della strada.
“Noi invece abbiamo voluto realizzare proprio il concetto di portare la Poesia a casa della gente, anche di coloro che non hanno mai avuto il tempo o la voglia di leggere un libro di poesia, tant’è che le nostre meravigliose amiche romane verranno ospitate da famiglie locali – spiega Angela Ferrara, scrittrice, poetessa e organizzatrice in loco – Abbiamo organizzato per loro una grande accoglienza, tutto il paese è in festa, le signore sono già da qualche giorno in fibrillazione per preparare manicaretti della cucina locale, i ragazzi della scuola sono emozionati perché anch’essi daranno il loro contributo e così il paese tutto.”
“Questa sarà solo la prima tappa di un progetto che toccherà luoghi d’Italia sconosciuti ai più e che, con il pretesto della poesia, vogliamo far conoscere agli stessi italiani – spiega Manuela Minelli – Natura, gastronomia, paesaggi, monumenti, tradizioni, l’Italia vera con la sua gente più sincera: è un po’ questo che attraverso questi incontri poetici vorremmo portare alla luce”.
“In ogni caso, il mio sogno nascosto è leggere una mia poesia o una poesia dei miei poeti amati in uno stadio di fronte a centomila persone. Vorrei vedere l’effetto che fa – le fa eco Terry Olivi.
La seconda “puntata” del Sogno di Poesia nella nostra Bella Italia sarà in primavera e toccherà un’altra ridente località, questa volta dell’Italia centrale che, per ora, le signore tengono top secret.