Non fantasia, non futuro ipotetico, non invenzione, ma cruda realtà e situazioni veritiere, emozioni, prese di coscienza e condivisione, ecco cosa racconta Squid Game, la serie tv sudcoreana che nell’ultimo mese ha spopolato su Netflix.
Squid Game è la storia di 456 persone in situazioni economiche disastrose che vivono vite disastrose per colpa di decisioni sbagliate, condizioni precarie di lavoro e dipendenze da gioco riunite in un vero e proprio luogo infernale fatto di giochi a prima vista infantili, che si trasformano poi in trappole mortali.
Sono persone che non hanno più nulla da perdere, o così sembrerebbe, che si fanno attirare dalla speranza di risolvere i loro problemi vincendo un’ingente somma di denaro.
A primo impatto sembra una storia semplice, ma scavando più a fondo ci si rende conto della profondità che ci cela dietro ogni frame.
Squid Game è una serie tv che fa commuovere, fa divertire, fa fare scommesse con gli amici su chi vincerà il premio, ma che ci invita anche a riflettere, oltre che sul valore del denaro, su ciò che effettivamente ha più importanza nelle nostre vite, lasciando un segno dentro ognuno di noi.
La vita da adulti, tra preoccupazioni, lavoro e problemi di ogni genere, ci porta a trascurare alcuni aspetti del nostro essere, incrementando l’incapacità di socializzare e la noncuranza degli altri. Per non parlare della mancanza di tempo per noi stessi e della poca attenzione che riserviamo alle vere cose importanti della vita, diventando esseri incapaci di divertirsi e a volte incapaci di provare emozioni. Riflettere su questi aspetti della nostra esistenza e su come ci siamo personalmente evoluti negli anni, ci ricorda che ogni tanto è giusto tornare ad essere bambini, puri, spensierati, felici, provando ad affrontare i dilemmi della società contemporanea con un’altra filosofia. Non a caso, Squid Game prende il nome da un gioco da strada che si faceva da piccoli in Sud Corea, chiamato ‘’il gioco del calamaro’’ e continua con la storia che è un paradosso evidente fin dal principio.
I 456 partecipanti sono sottoposti a dei giochi da bambini, partendo da ‘’Un, due, tre stella’’ per arrivare a giochi tipici sudcoreani. Questi però non hanno nulla di innocente, al contrario sono spietati e crudeli mentre passano dall’essere giochi infantili a essere giochi infernali da cui sarà difficilissimo uscire e vincere.
Durante tutta la storia, i personaggi si trasformano in delinquenti, assassini, codardi e traditori, alternando atti di pura crudeltà ad atti di intenso altruismo.
L’obiettivo evidente di Squid Game è quello di mettere in luce ciò che di marcio c’è al mondo, le disuguaglianze sociali ed economiche, la povertà di molti contro la ricchezza di pochi e la costante corsa alla sopravvivenza.
In 9 episodi e grazie alla bravura degli attori, stando comodamente seduti davanti al nostro televisore abbiamo la possibilità di avere davanti agli occhi il bello e il brutto dell’umanità, riflettendo su temi di grande importanza sociale e cercando di capire che cosa possiamo cambiare nel nostro piccolo per renderci migliori.