Uno dei momenti più alti dell’espressione religiosa di Montescaglioso che contribuisce anche a delineare i ritmi dei cicli stagionali con riti, consuetudini e tradizioni conservati da secoli e giunti ai nostri giorni quasi immutati. Il segnale dell’avvicinarsi della Settimana Santa giunge nella notte di Carnevale il Martedi Grasso: a mezzanotte con quaranta rintocchi di campana, che segnano la fine del Carnevale, la Chiesa dell’Arcipretura dei SS. Pietro e Paolo, segnala la fine delle feste e l’inizio della Quaresima. Nottetempo, secondo un’antica tradizione, sulle strade, appese tra i balconi compaiono sette pupazze nere ed una bianca, che rappresentano le sette settimane della Quaresima e sono di diversa statura; la maggiore (prima settimana) e la minore (ultima settimana) fino ad arrivare all’unica pupa bianca che rappresenta la Pasqua. Ciascuna pupazza ha un nome: “Anna, Susanna, Rebecca, Rebanna, Pasqua, Pasquaredda, Palma e Pasquairanna”. Il rito segnala anche l’avvicinarsi delle Primavera e nell’antichita’ la ” levata ” di una pupazza a settimana segnalava visivamente ai poveri contadini analfabeti la distanza dalla Pasqua. Nei riti la religiosità popolare il massimo della propria identità culturale sostanziando un valore di unicità poichè trattasi di una tradizione presente con tali specificità solo a Montescaglioso. Si esprime anche la notevole abilità nella realizzazione degli apparati dei ” Sepolcri ” (Giovedì Santo, l’eccellenza nella polifonia dei Salmi del Giovedì Santo, delle ” Cantilene ” e della banda da giro il Venerdi’ Santo.
Ancora oggi nella chiesa madre di Montescaglioso durante la messa della domenica delle palme c’è l’usanza di benedire i rami di ulivo per evidenziare il significato simbolico che viene attribuito a queste piante richiamanti le palme.
Il Giovedì Santo, i riti prevedono la ufficiatura della Messa con la distribuzione del pane a simboleggiare l’ultima cena. In serata cominciano le processioni per visitare tutte le chiese ove in sontuosi apparati baroccheggianti sull’altare è stato allestito il Sepolcro. L’ostia è esposta racchiusa in una teca d’oro circondata da drappi e germogliature ottenute dalle donne con grano e legumi lasciati germinare in poca acqua ma senza luce.
La sera del Venerdì Santo in un’atmosfera suggestiva si assiste alla processione dei misteri. Una volta fuori dalle chiese di Montescaglioso, durante la Processione dei Misteri, le statue ripercorrono le stazioni della Via Crucis, condotte per le strade della città a passo lentissimo e dondolante fermandosi nella Chiesa Madre e nella chiesa di S. Lucia.Il corteo processionale è quindi composto da sei statue, portate a spalla da devoti.
Al rito prendono parte le quattro confraternite di Montescaglioso. Tra le statue più suggestive si distinguono quella della Madonna Addolorata, tanto bella da sembrare vera nelle fattezze e nel suo dolore, seguita dalle altre raffiguranti il Cristo alla Colonna, Gesù Crocifisso, il Cristo Morto e la Pietà.
A cadenzare il passo del lungo corteo risuona solo il sordo taccheggiare della ” trozzl “, uno strumento in legno sbattuto dal priore della confraternita.
La processione rientra nelle chiese a notte fonda.
Programma della Settimana Santa a Montescaglioso
Lo Stabat Mater garantisce suggestioni spirituali utili ad annunciare con grande efficacia la Settimana Santa di Montescaglioso, sabato 12 aprile, alle 19.30, nella Chiesa Madre di San Marco Evangelista. Un’introduzione perfetta ai giorni della Passione.
Domenica 13 aprile, la comunità si ritroverà in piazza Roma alle 10.30 per la benedizione delle Palme, rito che segna l’inizio della Settimana Santa e richiama l’ingresso di Gesù a Gerusalemme.
Giovedì 17 aprile, alle 19, nella chiesa Madre sarà celebrata la Messa in Coena Domini, che ricorda l’ultima cena. Al termine, si rinnoverà la tradizione della visita ai sepolcri, con i fedeli che si recheranno nelle diverse chiese per la preghiera davanti agli altari della reposizione.
Il Venerdì Santo, il 18 aprile, sarà scandito da momenti di raccoglimento e processioni. La chiesa Madre ospiterà l’adorazione della Croce, mentre alle 16, dalla chiesa di San Rocco, uscirà la statua dell’Addolorata, seguita da altre raffigurazioni legate alla Passione: Gesù deposto dalla Croce, custodito nella chiesa di Sant’Agostino, la Pietà della chiesa di Santa Maria delle Grazie e la Veronica della chiesa dell’Immacolata.
Nella notte tra sabato e domenica, alle 24, la chiesa Madre accoglierà la Messa della Resurrezione, celebrazione che segna il passaggio dalla Passione alla gioia della Pasqua.
Lunedì 21 aprile, alle 8, nella chiesetta di Santa Maria la Nuova verrà celebrata la Messa, seguita da una processione che accompagnerà l’immagine sacra fino alla chiesa parrocchiale, chiudendo così il ciclo delle celebrazioni pasquali con un gesto di devozione collettiva.