Nuovo appuntamento culturale presso la chiesa del Purgatorio con il scrittore, giornalista e poeta Davide Rondoni. L’incontro rientra nel progetto di promozione del turismo religioso nella città dei Sassi promosso dall’APT e avviato con la produzione di “Rupe Cielo” , la narrazione audiovisiva sulle Chiese rupestri della città di Matera. Il direttore dell’Apt Gianpiero Perri nella conferenza stampa al Circolo La Scaletta aveva sottolineato il valore autentico del patrimonio rupestre materano che trova nel racconto del poeta Rondoni la giusta dimensione che merita. Il poeta ha evidenziato che Matera è una città straordinaria e per la città dei Sassi ha coniato la parola Luceania in perfetta sintonia con la denominazione Lucania quale terra di luce e di colori.
Davide Rondoni e Stefania De Toma nella chiesa del Purgatorio per una conversazione sulla poesia.
De Toma in apertura evidenzia come la poesia di Rondoni riesce ad incastonarsi perfettamente nei Sassi, nelle chiese rupestri e all’autore chiede cosa si prova a realizzare poesie, se produce felicità. Rondoni risponde: “Poetare non produce felicità. La poesia è l’arte di comporre parole perché gli uomini lo hanno sempre fatto. La luce qui a Matera colpisce molto e la poesia è nata come il colpo della vita. L’arte poetica ce l’hanno tutti gli uomini. I grandi poegti italiani hanno prodotto la poesia più bella del mondo. L’arte di fare poesia è anche quella di utilizzare i soprannomi, come i vezzeggiativi nei confronti della persona. La poesia è un’arte di parole che hanno lo scopo di dare fuoco alla vita. Leggere le poesie è bello, scriverle è un inferno”.
Rondoni legge unna poesia dedicata alla sua nonna. Poi ricorda che i poeti fanno parlare la vita rendendola riconoscibile. Nelle parole tutti riconoscono la propria vita.
Il poeta legge una poesia dedicata ad una ballerina russa e alla fine il fisarmonicista intona una musica russa.
De Toma che all’autore se le grotte di Matera hanno dato risonanza alle sue poesie.
“Matera è uno dei posti belli in cui è possibile fare retorica. Matera è una terra che continuerà ad ispirare poeti e registi per la sua “luce” .
La poesia è anche suono e segno e il riferimento è ai sordomuti con Valeria Spagnolo che spiega il lavoro fatto con queste persone, un lavoro in cui la parola si trasforma in immagine e per approfondire l’argomento l’incontro si conclude con la proiezione di un video.
Carlo Abbatino