Per sette giorni la Basilicata sarà il cuore pulsante dello studio della vita e dell’organizzazione sociale nelle città antiche, come modello per un nuovo sviluppo dei centri attuali, in particolare per i piccoli borghi italiani. Gli storici e gli studiosi provenienti da dieci nazioni – tra cui la Francia, Gli Stati Uniti, Israele, Canada, Regno Unito, Olanda, Polonia e Finalndia – parteciperanno alla Summer school “La città romana imperiale” (nell’ambito del “Festival internazionale della città futura”) che si svolgerà tra Venosa, Forenza, Potenza e Metaponto dal 3 e il 9 giugno, organizzata dall’Università della Basilicata in collaborazione con la Yale University e la Scuola Mediterranea di Alta Formazione “Amphora”. Uno dei principali obiettivi degli incontri è di “avviare un processo – hanno spiegato gli organizzatori – destinato a verificare di volta in volta quali esperienze del mondo antico possano essere applicabili allo sviluppo culturale, sociale, economico e politico dei borghi”.
L’idea alla base del percorso d’analisi parte dalla considerazione che i borghi della Basilicata, e più in generale di moltissime altre zone del Paese, vivono una situazione difficile per un costante spopolamento: soprattutto per le fasce d’età più giovani, il problema non è solo quello della disoccupazione, ma ancora di più quello della mancanza di stimoli e di momenti d’incontro, di crescita e di vita sociale. Lo studio della città antica durante la Summer School, quindi, può costituire l’avvio di una riflessione per offrire spunti importanti per comprendere le modalità attraverso cui città o piccoli centri d’Italia, della Grecia e dell’Oriente romano riuscirono a diventare delle realtà vive. “Possiamo infatti affermare – hanno evidenziato gli organizzatori – che in tutto l’arco della storia fu nell’ambito del mondo greco–romano che anche i piccoli centri conobbero un apice di sviluppo economico, culturale, urbanistico e sociale non più raggiunto. Furono in grado, attraverso la promozione delle specificità locali e attraverso la connessione col mondo circostante, di creare modelli funzionanti di comunità, dotate di infrastrutture, di spazi di cultura, di svago e di dibattito”.
Durante la Summer school interverranno docenti dell’Università della Basilicata, dell’Università di Roma “La Sapienza”, della Yale University, dell’Accademia Nazionale dei Lincei, dell’Università di Napoli “L’Orientale”, dell’Università di Verona e della Scuola Normale Superiore di Pisa, dell’Università di Firenze, del King’s College London, dell’Università di Salerno, dell’Università di Napoli “Federico II”, dell’University of Toronto, dell’Università di Bari “Aldo Moro”, dell’Università di Catania, dell’University of Helsinki,
dell’Université Rennes 2, dell’Université François-Rabelais, dell’Université du Maine, dell’University of Groningen, della Jagiellonian University, dell’University of Delaware, Università di Pisa, Cnrs Paris, Binghamton University, University of Miami, Università di Foggia, Ariel University, Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio Calabria, Ave Maria University, The Hebrew University of Jerusalem, e dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. È anche prevista la partecipazione di Joseph Levi, Rabbino Capo di Firenze.
Gli incontri, dopo l’accoglienza del 3 giugno, cominceranno quindi il 4 giugno a Forenza (Masserie del falco), dalle ore 10.30 con tre sessioni sulla “Città romana in Asia Minore”. Il giorno successivo (5 giugno) la Summer School si trasferisce a Potenza, nell’aula magna dell’Unibas, dalle ore 10, con sessioni sulla “Città romana in Italia Meridionale” e sulla “Città romana nel vicino Oriente”. Il 6 giugno invece (Forenza, Masserie del falco), dalle ore 8.30 il dibattito si concentrerà sul libro di Arjan Zuiderhoek “The Ancient City” (Cambridge, 2017), per poi proseguire il 7 giugno a Venosa, nel Castello del Balzo (dalle ore 9) con workshop epigrafici, archeologici e topografici, e sulla storia della città venusina. Giovedì 8 giugno (Venosa, Castello del Balzo), dalle ore 9.30 si parlerà di “Giudaismo della diaspora in epoca romana e tardoantica”, a cui si aggiunge la presentazione della mostra dedicata alla ricerca di Cesare Colafemmina, “La cultura ebraica scritta tra Basilicata e Puglia”, a cura di Mariapina Mascolo, e con la discussione del libro di Noel Lenski “Constantine and the Cities” (Philadelphia, 2016). L’ultimo giorno (9 giugno) la Summer School si concluderà a Bernalda, con la visita del Parco Archeologico di Metaponto.
Nel corso degli incontri saranno così esaminati la specificità della vita delle città dell’Italia meridionale, con la vocazione di città plurali in cui si erano create le condizioni per una straordinaria vitalità culturale come Napoli; le città in cui esisteva il bilinguismo e la coesistenza pacifica di varie popolazioni (ad esempio in Sicilia e a Venosa); le città in cui le associazioni di mestiere rappresentavano un elemento fondamentale nello spazio economico, sociale e politico (come nell’area di Ostia) e la specificità delle città d’Asia minore e della Grecia.
Giu 02