Non poteva mancare il contributo di una delegazione di studenti dell’I.I.S Duni Levi di Matera alla scrittura della prima carta del lavoro dei giovani in Italia: sono Christian Morando, Sara Ventrella, Sofia Marchionno e Tommaso Contini della classe 4^E dell’indirizzo Cambridge del Liceo Classico, accompagnati dalla prof.ssa Agnese Dell’Acqua in questo prestigioso momento di formazione promosso dal Liceo Pitagora di Rende (CS) e valido come attività di PCTO, ovvero alternanza scuola- lavoro.
Lo ‘statement’, ovvero una carta di proposte e progetti concreti, redatto all’interno di un intenso laboratorio di peer to peer education in modalità Hackaton e debate durato due giorni, ha portato ad un risultato di notevole spessore: il testo, passato attraverso varie fasi di votazione e infine approvato il giorno 23 aprile dai 44 membri del consiglio dei giovani, è stato nella stessa mattinata presentato ufficialmente al sindaco di Rende (CS) Marcello Manna perché diventi una proposta concreta per il cambiamento del territorio.
Obiettivo: dare ai giovani meridionali la libertà di scegliere di restare sul proprio territorio, arginando i fenomeni di brain drain e di ‘neet’ che affliggono il Sud.
I protagonisti sono giovani motivati, skilled, entusiasti, innamorati della propria terra e intanto capaci di relazionarsi al mondo in un interscambio reso immediato e democratico dalle nuove tecnologie.
Non è infatti mancato il contributo internazionale alla tre giorni di lavori: il prof. Daniel Andrews dell’Ivey Business School dell’Università del Western Ontario ha infatti ascoltato e motivato la proposta dei giovani italiani in un momento di dibattito in lingua che ha acceso di fermento il consiglio dei giovani.
I ragazzi hanno ricevuto dal giovane docente canadese di ‘Strategia Globale’ un prezioso incoraggiamento ad essere promotori di un cambiamento sui rispettivi territori, provando a fare la differenza con passioni e abilità apprese frequentando con curiosità gli ambienti più disparati.
La carta dei giovani porta un messaggio fortissimo: far spazio alla nuova intelligenza del mondo che questa generazione sta portando.