Otto giovani studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Potenza diretto da Lucia Girolamo e coordinati dalla Prof. Anna Bonomo, saranno ospiti dal 24 al 26 Marzo 2023 della tappa svizzera del Festival delle Spartenze, voluto ed organizzato dall’Associazione Regionale Famiglia Lucana a Winterthur.
Si tratta di completare il percorso avviato nello scorso anno con il confronto tra realtà giovanili lucane e quelle calabresi e dei figli dei discendenti lucani emigrati in Svizzera, in una sorta di interscambio culturale ma anche di conoscenza del fenomeno migratorio. L’obiettivo resta quello di lavorare al progetto del Turismo delle radici 2024
“L’obiettivo – ha rilevato il Presidente dell’Associazione e della Federazione, Giuseppe Ticchio di comune intesa con i coordinatori del progetto in Basilicata del Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo e dell’Associazione AsSud -, è quello di portare il Festival, in tutti quei Paesi in cui si sono radicate consistenti comunità di emigranti italici per riannodare il filo della storia spezzata dalle dolorose s-partenze. S’intende così dare un contributo affinché la frattura culturale e sentimentale causata dai fenomeni migratori possa essere sanata.
S’intende così declinare il termine “spartenze” nell’accezione del “condividere”, in modo da ricostruire la memoria collettiva, e creare una rete che racconti la storia di chi è partito e di chi è rimasto, di chi arriva e di chi ritorna: una storia comune, che è sempre storia d’Italia. Una rete che unisca, dunque, Italia ed estero, passato e presente, culture, tradizioni, luoghi e, soprattutto, persone”.
Quello che è stato fatto nelle tappe di Potenza, Viggianello e prossimamente anche San Fele, come scelta strategica e prioritaria, poiché nella storia d’Italia degli ultimi due secoli, non esiste un fenomeno così persistente, pervasivo e, sotto certi aspetti, paradossale come quello dei movimenti migratori. Basti pensare che, dal 1876 ad oggi, oltre 30 milioni di connazionali hanno lasciato l’Italia e che gli oriundi italiani sparsi nel mondo oramai superano gli 80 milioni. Più di 700 mila i lucani di prima, seconda e terza generazione in giro nel mondo.
Oltre ad essere divenuta di recente “terra d’immigrati”, l’Italia continua ad essere “terra d’emigranti”: nel 2018 hanno lasciato l’Italia quasi 130 mila connazionali (128.583), per lo più giovani fra i 18 e i 34 anni. Giovani emigrati ed emigranti, giovani di rientro. E la Basilicata con i suoi numeri in percentuale continua in un esodo che ormai non ha più confini o ancora meglio età di riferimento. Dai giovani agli anziani, ai pensionati, per quello che è il tema centrale dello Spopolamento.
Nella due giorni di confronti e di esperienze, tra i giovani lucani e quelli emigrati, ci sarà spazio per le riflessioni che prenderanno il via Venerdi 24 pomeriggio con lo scambio di esperienze tra gli studenti dello Scientifico ed i giovani cresciuti in Svizzera. Dal confronto emergeranno idee e propositi oggetto dell’incontro ufficiale del Sabato 25 Marzo dove dopo gli interventi di Giuseppe Ticchio e del Presidente del Centro Studi Int. Lucani nel Mondo Luigi Scaglione, avrà come riferimento gli interventi istituzionali del Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese, del Segretario generale del CGIE, Michele Schiavone, delle autorità consolari e del Parlamentare eletto all’estero Toni Ricciardi.
A tenere le lezioni del Campus nella due giorni con la presentazione di alcuni libri che parlano del recente sistema emigratorio italiano, sarà il prof. Giuseppe Sommario direttore del festival delle Spartenze e dell’Associazione Assud.
La due giorni, che si terrà nel Centro Parrocchiale San Francesco di Winterthur, si concluderà nel ricordo di Rocco Scotellaro in occasione dei „Cento Anni” dalla nascita con proiezioni sulla sua storia ed il monologo teatrale dell’attore lucano Ulderico Pesce.
Consigliere regionale Polese su Festival delle Spartenze a Winterthur: “Importante valorizzare il patrimonio della lucanità in tutto il mondo”
“La politica, e in particolare le istituzioni lucane, hanno il dovere di svolgere anche la funzione di raccordo e di recupero della nostra identità soprattutto quando essa è sentita come patrimonio anche a centinaia e migliaia di chilometri dalla nostra meravigliosa Basilicata. Sarà un grande onore per me, partecipare venerdì e sabato prossimi, in rappresentanza dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, alla tappa svizzera del ‘Festival delle Spartenze’ organizzato dall’Associazione regionale Famiglia lucana a Winterthur”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Mario Polese. “La nostra regione – prosegue – ha ben conosciuto il fenomeno dell’emigrazione che ha costretto migliaia di lucani ad abbandonare i luoghi di nascita e a separarsi dalle proprie famiglie. Storie, di dolore si, ma in molti casi anche di ‘rinascita’ e affermazione professionale e lavorativa. Oggi che viviamo un’epoca in cui le distanze si sono accorciate e in cui la comunicazione ci consente di essere connessi e presenti anche a migliaia di chilometri, abbiamo la possibilità di mettere a valore quel patrimonio comune che è la lucanità”. “Porterò i saluti del presidente Cicala e di tutta l’assemblea regionale con la certezza che anche se in Svizzera sarò a ‘casa’. Credo che il Festival delle Spartenze sia un punto avanzato di quel sentimento che da anni viene portato avanti dall’Associazione dei lucani nel Mondo e dalle varie federazioni nazionali tra cui quella elvetica guidata da Giuseppe Ticchio e il Centro studi internazionale rappresentato da Luigi Scaglione. Sarà interessante assistere poi al confronto tra gli studenti lucani del Galileo Galilei di Potenza e quelli svizzeri”, conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Polese.