Venerdì 13 febbraio è stato convocato presso la Provincia di Matera un tavolo tecnico per discutere della Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” e della proposta di prolungamento degli orari di apertura lanciata con una raccolta firme online e cartacea da Profumo di Svolta (profumodisvolta.it), Matera Inside, La Scaletta Giovani, UDU Bas – Unione degli Universitari Basilicata, Osservatore Lucano, Vox Populi (Grassano).
Hanno partecipato al tavolo organizzato dal Presidente della Provincia della Provincia, Francesco De Giacomo, e dalla consigliera provinciale, Anna Maria Amenta, la direttrice della biblioteca, Angela Vizziello, la dott.ssa Antonella Nota dell’Ufficio Lavoro della Provincia e come rappresentanti dell’utenza, Giuseppe Cicchetti di Profumo di Svolta, portavoce dei promotori della raccolta firme, Giuseppe Casino, presidente della Consulta Provinciale degli Studenti, Antonio Giulio Loforese, presidente del sindacato studentesco UDU Bas – Unione degli Universitari Basilicata, Luigi Gravela, consigliere del Comune di Matera che si era interessato alla questione, altri consiglieri e rappresentanti della Provincia e di associazioni e gruppi promotori della raccolta firme.
De Giacomo e Amenta hanno cominciato ribadendo l’infondatezza della notizia che si era diffusa qualche settimana fa sulla chiusura della biblioteca. Al contrario da parte dell’Ente Provinciale ci sono la disponibilità e le risorse economiche per assicurare il servizio e c’è la volontà di lavorare a progetti e soluzioni per il prolungamento degli orari di apertura e di miglioramento dei servizi. La direttrice Vizziello ha descritto l’attuale funzionamento della biblioteca, i servizi offerti, i riconoscimenti di eccellenza finora ricevuti e le disposizioni del personale composto da 34 dipendenti, organico a suo dire insufficiente per ampliare gli attuali orari di apertura. Questa ultima affermazione, giustificata dall’organizzazione dei turni di lavoro e dagli spazi vasti della biblioteca, ha destato alcune perplessità nei partecipanti al tavolo. In più ha sottolineato la necessità di una migliore sorveglianza della struttura e quindi di un intervento consistente e determinato dell’amministrazione provinciale.
Giuseppe Cicchetti ha cominciato facendo notare quanto in altre città d’Italia e d’Europa ci siano biblioteche aperte fino a tarda serata, anche di notte, e quanto possa essere determinante a Matera, da poco eletta Capitale Europea della Cultura, il ruolo dei contenitori culturali pubblici. Le 700 firme raccolte in poco più di due giorni per un obiettivo simbolico come quello di prolungare gli orari di apertura della nostra biblioteca dalle 8.30 alle 20.30 dal Lunedì al Venerdì, mostrano quanto sia chiara e forte l’esigenze di un prolungamento degli orari di apertura. In un’ottica funzionale e di risparmio, sarebbe sufficiente anche solamente tenere aperta la struttura oltre gli orari che già sono serviti come sala di lettura, interrompendo il servizio di prestito libri alle 18.30 come già accade: venendo in contro a studenti materani, tra cui anche universitari fuori sede che tornano in alcuni periodi dell’anno, che necessitano solamente di una sala studio pubblica e fruibile fino a sera. In più Cicchetti ha anche sottolineato la necessità urgente di dotare la biblioteca di una connessione WiFi per l’accesso libero a internet all’interno della struttura. Antonio Giulio Loforese, rappresentando in particolare le esigenze degli studenti universitari materani, ha fatto presente alcune carenze nel servizio di prestito interbibliotecario di libri, per il quale sarebbe necessaria una procedura più snella e semplificata. In più ha suggerito la possibile soluzione temporanea di chiudere delle aree della struttura dopo le 18.30 per tenerne aperte alcune più delimitate e facili da sorvegliare fino a sera. Giuseppe Casino, infine, concordando con entrambi gli interventi precedenti ha sottolineato l’importanza di una gestione migliore degli orari e del personale della biblioteca per offrire un buon servizio di sala studio agli studenti delle scuole superiori.
L’amministrazione provinciale ha ascoltato interessata gli interventi e ha cominciato sottolineando l’impossibilità, stabilita dai nuovi interventi legislativi nazionali, di assumere personale con cui integrare l’organico della biblioteca. Bisogna immaginare e costruire nuove soluzioni immaginando un diverso modello di gestione della biblioteca in partnership con associazioni e altri soggetti giuridici senza scopo di lucro, come avviene altrove in altre realtà, più o meno grandi. Un’altra possibilità, suggerita dalla dott.ssa Nota, che offrirebbe supporto al personale della biblioteca potrebbe essere costituita dalle occasioni lavorative del programma nazionale Garanzia Giovani o da soluzioni simili proposte al livello regionale. Per la connessione Wifi, ci si attiverà il prima possibile insieme anche all’amministrazione comunale per sopperire a questa carenza. Mentre per la questione sorveglianza e pulizia, la Provincia si farà presto carico di mettere in condizione la struttura di avere un servizio migliore. Il tavolo si è concluso con l’impegno di attivare le procedure e le verifiche legali all’interno degli uffici per verificare la fattibilità di un’integrazione del personale della biblioteca come spiegato dalla dott.ssa Nota, di restare in contatto e approfondire la ricerca comune delle soluzioni al problema e di riconvocare il tavolo per aggiornarsi nella prima settimana di marzo. Come suggerito anche dal consigliere comunale Luigi Gravela, nella futura convocazione dovrebbero prendere parte ai lavori del tavolo anche l’Università di Basilicata, il Comitato Matera 2019 e la Regione Basilicata.
I promotori della raccolta firme ci tengono a sottolineare che ci sarà tutta la determinazione nel continuare a far valere le esigenze di chi vive la biblioteca ogni giorno e vorrebbe un servizio migliore. La raccolta firme continuerà (disponibile online all’indirizzo: goo.gl/forms/lQ7yGIo2g5) e si penserà anche a nuove iniziative per tenere alta l’attenzione sul tema, perché al giorno d’oggi i vincoli di bilancio sono degli ostacoli ingombranti da superare e bisogna impegnarsi a innovare anche i tanti modelli di gestione di beni e servizi pubblici, di cui ci si poteva accontentare qualche decennio fa. Infatti tutti sono invitati a contribuire con idee, proposte e interventi costruttivi, perché se la Biblioteca Provinciale resterà quella che è oggi, con gli stessi orari di apertura e gli stessi servizi, sarà una deludente sconfitta per tutti i cittadini della futura Capitale Europea della Cultura.
I promotori della raccolta firme per il prolungamento degli orari di apertura della Biblioteca