La candidatura a patrimonio mondiale dell’umanità degli «antichi cammini» lungo l’itinerario che porta al santuario della Madonna di Viggiano, protettrice alla Basilicata, fortemente voluta e sostenuta dall’Amministrazione Comunale di Viggiano, rappresenta un modo intelligente ed efficace di valorizzazione del patrimonio storico-culturale del nostro turismo religioso. Così l’a.d. Terre di Aristeo Saverio Lamiranda sottolineando che nella motivazione della richiesta di riconoscimento da parte dell’Unesco – come evidenzia il sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala – intende proiettare «la comunità religiosa, attraverso il recupero delle memorie patrimonio del nostro passato, in una dimensione che guardi al futuro con maggiore fede e maggiore interesse verso la cristianità, innescando, al contempo, anche processi di promozione economica, benessere e sviluppo produttivo”. Sono obiettivi che rientrano a pieno titolo nel Progetto speciale Terre di Aristeo e che ci vedono impegnati da tempo – aggiunge Lamiranda – in particolare ad Acerenza per la piena valorizzazione della Basilica e a Tolve per programmare la ricettività dei fedeli. Tra le questioni prioritarie per noi c’è la necessità di una forte azione di animazione e formazione, senza le quali non raggiungeremmo l’obiettivo ed, inoltre, la necessità del coinvolgimento delle comunita’ senza dimenticare prima di tutti i giovani. Il potenziale del turismo religioso per la Basilicata è consistente. Si pensi solo che in Italia, ogni anno, si stima che il turismo religioso generi 3 milioni di turisti per un totale di 8,6 milioni di presenze (pernottamenti).