“I borghi lucani per accogliere quest’estate i turisti non hanno bisogno né di “passaporto sanitario” e né di altro tipo di lasciapassare per le vacanze. Piuttosto di servizi di monitoraggio, sorveglianza attiva perché comunque il rischio contagio è ancora presente e di assistenza medica adeguata per offrire agli ospiti la massima garanzia di tranquillità”. Lo afferma l’a.d. Terre di Aristeo Saverio Lamiranda per il quale “le divisioni tra Governatori in vista del 3 giugno, giorno in cui potrebbe scattare – andamento della curva dei contagi permettendo – il semaforo verde per gli spostamenti tra le regioni, tanto più le polemiche, non aiutano certo gli operatori del turismo di prossimità e, secondo la nostra formula, del turismo di comunità. C’è anzi un effetto confusione che finirebbe per scoraggiare la voglia di vacanza e di ritorno alla normalità e che pertanto va superato il più rapidamente possibile facendo prevalere atteggiamenti improntati prima di tutto sulla responsabilità. Nel post-Covid– aggiunge – è ora di riscoprire realmente le potenzialità dei borghi lucani. La riscoperta della vita tranquilla, con poca gente, con tutte le condizioni di sicurezza che i nostri piccoli centri – afferma ancora l’a.d. del Distretto Saverio Lamiranda – sanno offrire e che sono uno dei “segreti” dell’attuale situazione in Basilicata sempre più vicina a “zero contagi”, è una nuova e buona opportunità, perché di fatto i nostri borghi si avvicinano al traguardo che tutti vogliamo di “terra free Covid-19” rafforzando le motivazioni per venire in vacanza nelle Terre di Aristeo. Il nostro Progetto dà – naturalmente – per scontato la inderogabile necessità di una complementarietà anche di interventi infrastrutturali e formativi propedeutici alla realizzazione di un “turismo di comunità” dove la partecipazione del “privato” rimane essenziale, certamente rispetto della specificazione dei diversi ruoli e funzioni di ognuno, nel senso che c’è chi deve occuparsi di promozione e chi di commercializzazione ed imprenditoria. Perché queste prospettive possano realizzarsi, specialmente per le nuove generazioni, è indispensabile – dice Lamiranda – innovare anche nella governance pubblico-privato così come il Distretto sta sostenendo da tempo”.