Si è svolta venerdì 29 marzo a Montescaglioso la tradizionale processione dei Misteri con le antiche cantilene.
Al tramonto, nel cuore del Centro Storico, dalle antiche chiese, si compone una lenta processione, aperta dai “Mamuni”, incappucciati con corone di spine sul capo. Seguono le Confraternite nei loro abiti tradizionali ed il Clero. Dalle rispettive chiese, situate lungo Corso Repubblica, escono le statue dei Misteri, corrispondenti più o meno alle stazioni della Via Crucis. Alla processione prendono parte le quattro confraternite di Montescaglioso, con una o più statue. La prima ad essere portata fuori, dalla Chiesa di San Rocco, situata in Piazza Roma, è quella della Madonna Addolorata. Questa procede verso le altre chiese da cui vengono prelevate altre cinque diverse statue raffiguranti i diversi momenti della Passione: Cristo legato alla colonna, Cristo soccorso dalla Veronica, Cristo Crocifisso, la Pietà e Cristo Morto. Il corteo processionale è quindi composto da sei statue, portate a spalla da devoti, e si conclude con la Addolorata, dietro la quale la banda di Montescaglioso intona marce funebri. Il cupo silenzio è interrotto solo dal suono della “trozzola” un particolare strumento in legno.
Dopo il primo tratto processionale, la processione effettua la prima sosta in Chiesa Madre. Mentre le statue si apprestano ad entrare, il coro polifonico della parrocchia “Santi Pietro e Paolo”, formato da circa 50 elementi, insieme all’orchestra da camera, intona le antiche cantilene. Le cantilene sono canti composti tra fine Ottocento e inizi Novecento, o su testi in cui la Madre piange il Figlio oppure su testi de “Le Sette Parole dell’Agonia di Nostro Signore Gesù Cristo sulla Croce” di Pietro Metastasio oppure alcune stazioni della Via Crucis di Padre Serafino Marinosci su testo, sempre di Pietro Metastasio.
Il programma con qualche adattamento sarà, poi, ripetuto anche nella Chiesa di Santa Lucia per concludersi con l’ultima esecuzione in Chiesa Madre. La processione si conclude a notte fonda con il rientro delle statue in ognuna delle chiese in cui ha sede la rispettiva Confraternita.