Si narra che una mamma il cui bambino era caduto in un recipiente pieno d’acqua, morendo, si rivolse a Sant’Antonio chiedendogli di ridarle suo figlio e promettendo di donare ai poveri tanto pane quanto pesava il bambino. Sant’Antonio esaudì il suo desiderio e la mamma poté riabbracciare il suo bambino vivo. Il miracolo è raccontato da P. Vergilio Gamboso nel suo Libro di miracoli di Sant’Antonio da Padova ed è all’origine dell’Opera del pane dei poveri e della Caritas Antoniana, le due organizzazioni che si prodigano nella consegna di cibo e di generi di prima necessità ai poveri di tutto il mondo assicurando loro assistenza.
A Montescaglioso, in occasione della festa del 13 giugno in onore di Sant’Antonio di Padova, padre Andrea Viscardi, guardiano del Convento dei frati francescani, ha scritto una lettera a tutti i panettieri del paese invitandoli a partecipare alla festa in onore del santo e consegnando ad ognuno di loro una pergamena,con un santino di Sant’Antonio e con la preghiera del panettiere, che testimonia questo impegno.
Per la festa sono state confezionate e consegnate a tutti i fedeli duemila buste di pane spillate con quattro diverse etichette sulle quali sono stati citatiil racconto del miracolo, due poesie rispettivamente di Gianni Rodari e di Pablo Neruda, e alcuni fotogrammi del film documentario di Manuel De Oliveira intitolato O Pão (Il pane).
Tutto questo impegno è stato riassunto in due locandine che riportano l’immagine del pane prodotto a Montescaglioso, la poesia di Rodari e alcuni scritti di Tommaso d’Aquino riguardanti l’Eucarestia.