Concluso a Matera il primo Forum Unesco dedicato ai giovani, ambasciatori di riscatto, conoscenza e sviluppo di nuovi itinerari del nostro Patrimonio Culturale
Si è concluso a Matera il primo Unesco Italian Youth Forum, assemblea – ideata e promossa dall’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO – che dava l’opportunità ai giovani, per la prima volta, di dibattere sui grandi temi dell’UNESCO.
Nella Città Capitale della Cultura 2019, il convegno – che ospitava numerosi relatori italiani ed internazionali su argomenti legati a patrimonio, economia, società, ambiente e lavoro, collegati alla cultura – si è aperto con la notizia che il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha concesso al Forum la Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Italiana, una delle massime onorificenze in tale ambito.
Rilevante anche il messaggio ricevuto da Antonio Tajani sul valore del Forum come momento molto importante in quanto occasione di confronto su idee e protezione del patrimonio: “il dialogo tra le culture deve essere considerato strumento fondamentale ed efficace per pace e stabilità. La nostra identità è basata su questa stabilità. La presenza di 143 siti in Europa rende il continente unico al mondo in termini di ricchezza culturale. Il patrimonio non è semplicemente immobile e tangibile, ma è anche una grande risorsa economica.”
Presente il Presidente Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, Franco Bernabè, che ha dichiarato: “Matera è simbolo del riscatto della tutela del patrimonio culturale. La diversità va vista come valore e non come elemento dal quale difendersi. Viviamo in una società in cui il patrimonio è concepito come bene di consumo, la protezione del patrimonio deve andare al di là di questa idea. Il processo di integrazione europea rende la protezione del patrimonio una sfida importante, dobbiamo muoverci verso questa direzione. La cultura ha valore non solo ereditario ma si basa anche su un processo di evoluzione e prosperità, un processo che si appoggia sulla creatività”.
Per Pierluigi Sacco, Professore Ordinario di Economia della Cultura all’Università IULM di Milano, “L’impatto sociale della cultura è importante perché trasforma la sfera sociale del nostro Paese. Siamo abituati a concepire il patrimonio come stratificazione di un numero di persone che nel passato hanno avuto un ruolo tangibile (artisti, musicisti ecc..). Dobbiamo pensare anche a momenti storici significativi, come i grandi momenti di contenuti sociali e culturali, passare dall’impatto economico della cultura all’impatto sociale che questa genera”.
Luisa Montevecchi, Direttore del Servizio I, Coordinamento MiBACT – Ufficio UNESCO, ha rilevato l’importanza del continuo e sempre maggiore reclutamento di “agenti della cultura”, di cui necessita la struttura istituzionale culturale con ben 53 siti UNESCO atti a stimolare la consapevolezza della ricchezza del territorio.
Anche per Paolo Verri, Direttore Fondazione Matera Basilicata 2019, “è di estrema importanza far vivere il patrimonio, perché sono le persone e i progetti che incidono sulla sua vita e valorizzazione”: a tale proposito è stato avviato il format “Patrimonio in gioco”, itinerario esplorativo del patrimonio tangibile e intangibile tra i luoghi, le persone e i progetti di Matera 2019, iscritto nel cartellone degli eventi per l’Anno europeo del Patrimonio MiBACT.
Mettere in connessione la rete europea del patrimonio, creare contatti e connessioni, sviluppare nuovi modelli di business, conoscere le realtà meno popolari e interrelazionare molteplice realtà differenti, offrire le opportunità e non solo le infrastrutture: per Fabio Maccione, Senior Public Affairs Manager Flixbus Italia, è questa la rivoluzione del nostro tempo, unita alla voglia di scoprire e confrontarsi, per produrre un cambiamento significativo.
In tale contesto la Ficlu, Federazione Italiana Club e Centri per l’UNESCO (presente al Forum la vicepresidente nazionale Teresa Gualtieri, rappresenta una struttura capillare in tutta Italia per favorire la diffusione della consapevolezza Unesco a livello nazionale.
Presentata inoltre la pubblicazione “Matera – I Mille volti di una città stratificata” curato dalla casa di produzione Digital LightHouse, che approfondisce il connubio tra videogame e patrimonio culturale.
I 4 pilastri di questo anno della cultura – Partecipazione, Sostenibilità, Protezione e Innovazione – tracciano una connessione tra il patrimonio locale e quello europeo. Per perseguire un itinerario unico, secondo Lorena Aldana, Member of the European Cultural Heritage expert, bisogna dunque pensare a nuove soluzioni per proteggere il patrimonio, ad approcci più integrati e sostenibili, condividendo nuovi metodi di protezione ed esplorando percorsi originali per massimizzare il potenziale del patrimonio culturale.
Di tutto ciò i giovani incarnano il perfetto ruolo di ambasciatori: da essi e per essi è stato costruito questo primo Forum che, tra gli altri interventi, ha ospitato anche la lettura della lettera della mamma di Giulio Regeni – UNESCOgiovani sostiene infatti la campagna “Verità per Giulio Regeni”.
Siglato un protocollo d’intesa con il Comune di Matera, rappresentato dall’assessore ai Sassi Paola D’Antonio e l’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco.
Tanti gli spunti di riflessione venuti fuori dai gruppi di lavoro – dedicati ai soci e inerenti le tematiche del fundraising, dell’educazione, e della comunicazione tenuti da trainer quali Elena Rocco, fondatrice e segretario generale di Radio Magica, Pina Caliento, Rural Hack, Erica Meneghin, ricercatrice Cattedra UNESCO, Università degli Studi di Torino, Marina Panza, Cattedra UNESCO, Università degli Studi della Basilicata, Aurelio Angelini, Professore dell’Università di Palermo e Direttore Fondazione Unesco Sicilia, Alice Rinalduzzi, AIESEC, Tamara Milic, top manager del Private Office di Sheikh Saeed Al Maktoum, Luigi Della Sala, esperto EU funding programmes per la culturaAntonio Candela, AD Comincenter e dai workshop del pomeriggio. Il primo dedicata alla diversità culturale, ai diritti e all’inclusione nell’area del mediterraneo, tenuto da Basma El Husseiny, Director, Action for Hope Ferdinand Richard, Presidente del Fondo Roberto Cimetta e primo coordinatore, dal 2010 al 2015, del team di esperti del Fondo International pour la Diversité Culturelle de l’UNESCO, Giusy Checola, dottoranda presso la Scuola Estetica, Scienza e Tecnologia delle Arti dell’Università Paris 8 Vincennes Saint-Denis, Direttrice scientifica dell’Innovation Lab della Fondazione SoutHeritage di Matera, Stefania Melandri, progetto EDUU – Education and Cultural Heritage Enhancement for Social Cohesion in Iraq, con focus sil progetto TEMPUS INFOBC dell’Università di Urbino: Alta formazione in conservazione e restauro nell’area euro-mediterranea. Il secondo workshop è stato incentrato sui temi dell’innovazione tecnologica, sociale e culturale per la sostenibilità e ha visto tra gli esperti Marco Bani, Capo segreteria tecnica di AgiD, Davide Colangelo AD Digital Lighthouse, Luigi Catalani,coordinatore nazionale di Wikimedia Italia per i progetti nelle scuole e nelle università, Paolo Montemurro, PROJECT AREA DIRECTOR MateraHub, Rossella Vignola (Wikipedia 4 Refugees). L’ultimo workshop, infine, ha trattato i programmi UNESCO sull’Ambiente con gli interventi di Lucilla Minelli, Programme Officer UN World Water Assessment Programme of UNESCO, Chiara Marchina, Researcher and MAB Youth Delegate e Davide Tagliabue, per il progetto BOX 336 am.
Al termine dell’incontro, svoltosi domenica mattina, è stata approvata all’unanimità la prossima sede del Forum, ovvero Trieste, la ratifica del nuovo statuto e il cambio di assetto e di nome del gruppo organizzatore: da Comitato giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ad Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO.
Un bilancio positivo, dunque, per il Forum e per il Presidente Paolo Petrocelli che ha dichiarato: “Con il successo del Forum di Matera, l’Associazione Giovani per l’UNESCO si conferma come una delle più importanti organizzazioni italiane in ambito culturale e sociale. Centinaia di giovani soci hanno rinnovato il loro impegno nell’andare a contribuire in tutta Italia alla promozione di un’idea di cultura, educazione e sviluppo che guarda al futuro con speranza, determinazione e ottimismo. Nei prossimi mesi, lanceremo una call per selezionare nuovi giovani soci in tutte le regioni d’Italia. Vogliamo diventare un punto di riferimento sempre più autorevole a livello nazionale. Per farlo abbiamo bisogno delle migliori giovani forze, le più qualificate, le più motivate. Siamo pronti a crescere e lavorare ancora di più su tutto il territorio”.
La fotogallery di uno degli appuntamenti di Unesco Italian Youth Forum a Matera (foto www.SassiLive.it)