Studiare e sviluppare tecnologie innovative, e soprattutto sostenibili, per la depurazione delle acque reflue e il trattamento delle acque di dilavamento urbano, come quelle di prima pioggia: è questo l’obiettivo principale del progetto “S4WAT” (Smart Sustainable Saving Solutions for urban WAter and wastewater Treatment) finanziato dall’Unione Europea con il programma “NextGenerationEU” e, nello specifico, con la call PRIN PNRR 2022. Il mondo sta affrontando una crisi energetica anche a causa dei recenti eventi geopolitici, che hanno provocato un’impennata dei costi dell’energia e una ridotta disponibilità di vettori energetici. Contemporaneamente, misure urgenti devono essere attuate per la decarbonizzazione di tutti i settori industriali per contrastare il cambiamento climatico e il degrado ambientale in accordo con le strategie del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Green Deal europeo. Il progetto prevede la collaborazione di tre enti di ricerca: l’Università degli studi della Basilicata, con la Scuola di Ingegneria; l’Università di Bari Aldo Moro, con il Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente; l’Università di Napoli Federico II, con il Dipartimento di Matematica. Il progetto è iniziato ufficialmente il 30 novembre 2023, con durata biennale. Il “kick-off meeting” del progetto si è svolto lo scorso 26 gennaio a Potenza, nel Campus di Macchia Romana (Sala del Consiglio della Scuola di Ingegneria), con la partecipazione del Rettore dell’Unibas, Ignazio Marcello Mancini, dei rappresentanti di Unina e Uniba, tra i quali il Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Idraulica, e Ambientale dell’Unina, Prof. Francesco Pirozzi. “Vorrei ringraziare tutti i partecipanti all’evento di avvio del progetto S4WAT’’ – ha evidenziato il responsabile scientifico del progetto, Francesco Di Capua (ricercatore RTD-b). Ringrazio in particolar modo il Magnifico Rettore per la sua significativa presenza all’evento. Mi auguro che le attività del progetto diano nuova linfa alla ricerca nel settore dell’Ingegneria Sanitaria Ambientale nell’Università della Basilicata, e siano da volano per futuri progetti di ricerca’’. Il trattamento delle acque naturali e delle acque reflue in Italia si basa spesso su tecnologie obsolete che comportano un elevato consumo energetico ed emissioni di gas clima-alteranti e, pertanto, devono essere attuate misure innovative per promuovere un trattamento delle acque più sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Il progetto S4WAT raccoglie queste sfide proponendosi di sviluppare tecnologie intelligenti con l’obiettivo primario di avanzare il trattamento delle acque (reflue) oltre l’attuale stato dell’arte e promuovere l’ammodernamento degli impianti di trattamento delle acque reflue secondo principi di sostenibilità e inclusività. Basato su 6 work packages, il progetto S4WAT mira tra l’altro a ridurre il consumo di energia impianti di depurazione municipali, e a integrare il trattamento delle acque naturali e delle acque reflue con soluzioni tecnologiche.