Giammarco Guidetti, rappresentante degli studenti nel Comitato Paritetico di Amministrazione dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio (ARDSU), in una nota presenta la sua proposta d’integrazione alla Legge regionale sul Diritto allo Studio. Di seguito la nota integrale.
In questi mesi si è discusso molto sul tema del Diritto allo Studio Regionale, con la proposta di rivisitazione dell’attuale testo di Legge Regionale (N.21 del 20/06/1979) avanzata dai GD Basilicata.
La Coalizione UP – Universitari Progressisti condivide tale proposta, meritevole nel metodo e nel merito, maritiene opportuno condividere con i proponenti alcune osservazioni, già lungamente discusse in consiglio studenti e ispirateai principi che hanno regolato l’attività della coalizione UP in questi anni di rappresentanza e impegno verso la comunità studentesca, presente e futura, del nostro Ateneo.
Il contesto socio economico in cui viviamo non può più essere inteso come un qualcosa di statico, bensì necessita di essere visto come un sistema dinamico soggetto a continui cambiamenti di ogni genere e in cui l’Università gioca un ruolo strategico fondamentale, nel formare le coscienze e nel fornire tutte le competenze adeguate ai professionisti del futuro. Nel nostro caso, l’Università degli Studi della Basilicata riveste un ruolo ancora più importante, in quanto è dal futuro della nostra Università che dipende il futuro della nostra Regione.
E’ risaputo che i piccoli sistemi, godono di una maggiore capacità di saper interpretare i cambiamenti dell’ambiente esterno e di adattarsi ad essi in maniera flessibile. E’ proprio di fronte alle nuove frontiere della tecnologia e dell’innovazione che l’unibas può dimostrare di disporre delle potenzialità in termini di capitale umano per scalare le classifiche e arrivare a competere con le gli altri poli universitari del meridione e d’Italia.
Per attrarre capitale umano è però necessario dimostrare di avere tutti gli strumenti e i mezzi necessari per poter attrarre e scovare le migliori menti del futuro. E’ in questo che giocano un ruolo strategico le istituzioni politiche locali di ogni ordine e grado, a cui spetta il compito di disegnare il futuro della Regione Basilicata designando come hub fondamentale proprio l’università degli studi della Basilicata e fornendo ad essa tutti gli strumenti adeguati per il perseguimento di obiettivi comuni e condivisi da tutti.
Un piccolo punto di partenza di questo lungo percorso, deve essere proprio quello di fornire il pieno godimento di tutti quei diritti di cui uno studente universitario può aver bisogno da qui ai prossimi anni.
Per queste ed altre ragioni ci siamo impegnati. Per immaginare insieme quali potevano essere i punti da proporre al fine di arricchire e rafforzare il contenuto della proposta di revisione della legge regionale sul diritto allo studio, partendo proprio dall’Università e dalla nostra propensione all’ascolto delle tante problematiche e le innumerevoli istanze sollevate giorno per giorno da quella che riteniamo essere la linfa vitale della nostra Università: la comunita’ studentesca.
In particolare proposte elaborate dalla coalizione UP, vanno ad integrare quella che è la parte riguardante le norme per l’attuazione del diritto allo studio universitario in Basilicata (L.R. N.11 del 04/03/1997, soggetta poi a revisione nel luglio del 2006), al fine di garantire che vengano perseguite realmente le finalità di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono ai capaci e ai meritevoli, ancorché privi di mezzi di raggiungere i gradi più alti dell’istruzione, nonché a favorire l’accesso, la frequenza e la regolarità degli studi per la generalità degli studenti. (ART. 1 L.R. n.11 04/03/97).
La nostra attenzione è stata in particolare rivolta a migliorare la QUALITA’ dei servizi attualmente erogati agli studenti in materia di Diritto allo studio prevedendo in particolare:
– Già prevista l’istituzione, all’interno del nostro Ateneo, di un Osservatorio di Monitoraggio dei Servizi (OMS),volto a garantire la qualità dei servizi offerti dall’ARDSU, nonché di far sì che vengano realmente adottati e rispettati i punti di cui all’oggetto della Carta dei Servizi Ardsu. Avrà il compito di reperire le istanze provenienti dagli organi di Ateneo con i quali lavorerà in stretto contatto (tra cui in primis il Consiglio degli Studenti), nonché le istanze di diverso tipo sollevate dalla comunità studentesca in relazione ai principali servizi offerti dall’ARDSU (Mense edAlloggi).Ci auspichiamo che il modello che si sta proponendo nel nostro Ateneo possa essere preso in riferimento nella gestione dei più larghi processi che riguardano il diritto allo studio regionale.
– Ulteriore proposta è l’istituzione di una Carta Studenti Ardsu che consideri una primalità per l’accesso a servizi e prodotti culturali a fronte di tempo dedicato per progetti sociali e attività civica nel territorio regionale, in modo particolare presso le sedi Universitarie di Potenza e Matera, come previsto nella risoluzione del 4 agosto 2016 dal Consiglio Regionale di Basilicata in seduta straordinaria relativa alla Legge Regionale n. 12 del 24 luglio 2006 “Sostegno all’Università degli Studi della Basilicata per la promozione di uno sviluppo regionale di qualità”.
Sulla base di queste e altre proposte offriamo la nostra disponibilità ad instaurare un dialogo proficuo, serrato e produttivo con tutti i soggetti sociali, politici e istituzionali su un tema così cruciale e strategico per il futuro della nostra Regione. Parteciperemo alla raccolta firme attivamente per sensibilizzare la comunità studentesca universitaria su tutto l’oggetto della proposta.
Feb 03