Con l’#Svegliati Italia anche a Matera si è svolta la manifestazione promossa anche in altre 86 città italiane per sostenere il Ddl Cirinnà che sarà discusso dal 28 gennaio in Parlamento per riconoscere i diritti civili per le coppie dello stesso sesso. La manifestazione è stata promossa in piazza Vittorio Veneto da Collettivodonnematera e CIRUC aderiscono allla manifestazione nazionale del 23 gennaio #Svegliati Italia a sostegno del Ddl Cirinnà che verrà discusso a partire dal 28 gennaio in Parlamento.
Collettivodonnematera e Comitato Registro Unioni Civili di Matera hanno sensibilizzato i cittadini già in mattinata con uno stand in piazza Vittorio Veneto nei pressi del Cinema Comunale nel quale è stato installato un bacchetto informativo a disposizione di tutti coloro che vogliono approfondire le loro informazioni sul Ddl Cirinnà e Unioni Civili.
Nel pomeriggio dopo il raduno spontaneo e una serie di interventi da parte di rappresentanti delle due associazioni i manifestanti hanno dato vita ad un originale flash mob. Dopo aver sincronizzato sveglie, orologi e cellulari sono stati mostrati verso l’alto cartelli con i “cuori dello stesso amore”.
Questo l’appello rivolto a Governo e Parlamento durante la manifestazione di Matera.
“L’Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non godono delle stesse opportunità degli altri cittadini italiani pur pagando le tasse come tutti. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni.
Il desiderio di ogni genitore è che i propri figli possano crescere in un Paese in cui tutti abbiano gli stessi diritti e i medesimi doveri.
Chiediamo al Governo e al Parlamento di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, cittadini e cittadine di questo Paese.
La reciproca assistenza in caso di malattia, la possibilità di decidere per il partner in caso di ricovero o di intervento sanitario urgente, il diritto di ereditare i beni del partner, la possibilità di subentrare nei contratti, la reversibilità della pensione, la condivisione degli obblighi e dei diritti del nucleo familiare, il pieno riconoscimento dei diritti per i bambini figli di due mamme o di due papà, sono solo alcuni dei diritti attualmente negati.
Questioni semplici e pratiche che incidono sulla vita di milioni di persone.
Noi siamo sicuri di una cosa: gli italiani e le italiane vogliono l’uguaglianza di tutte e di tutti”.
La fotogallery della manifestazione per i diritti civili promossa da Collettivo Donne e Ciruc (foto www.SassiLive.it)
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