Il materano Michele Vizziello in una nota propone alle autorità competenti l’istituzione a Matera di una Università internazionale sul modello già sperimentato con successo a Perugia. Di seguito la nota integrale.
Mi sto chiedendo spesso come potrebbe essere organizzata meglio l’offerta formativa dell’Unibas in modo da garantire una più equa distribuzione di corsi di laurea tra le nostre due province e il loro territorio. Da sempre questo argomento ha presentato profili di estrema differenziazione tra Potenza e Matera e i loro interlands, incrementando, dico forse anche giustamente,quei sentimenti di esasperato campanilismo divisivo e affatto costruttivo, per l’accentramento di molti corsi nel capoluogo di regione e pochissimi a Matera. E oggi l’inaugurazione della facoltà di medicina a Potenza, lungi dal rappresentare un aspetto culturale evolutivo della nostra Università,come dovrebbe essere garantito da una facoltà così importante,sembra rappresentare l’estremo atto discriminatorio nei confronti di Matera e gratificante solo per Potenza, la cui posizione geografica, oltretutto,non garantisce, almeno in partenza, alcun successo certo,anche se ci augureremmo il contrario.
E ho ripreso una mia vecchia idea che, se realizzata, potrebbe costituire la base di un ravvicinamento tra le due province sanando rivalità ataviche e ormai al limite del tollerabile.
Ebbene parlo della istituzione di un ramo dell’Unibas costituita da una “Università internazionale” sul tipo di quella perugina, questa volta però, a Matera.
Organizzata con pochi corsi di laurea,per esempio lingue straniere,conservazione dei beni culturali e restauro, architettura, astronomia, agraria, cinematografia, con professori plurilingue,potrebbe richiamare una abbondante utenza studentesca proveniente da ogni parte del mondo in un sito ormai conosciuto universalmente, quale Matera.
Certamente sarebbe una opzione di successo per l’intera regione e potrebbe suscitare tantissimo interesse all’estero. E infatti la presenza di una scuola di restauro già operante, di un centro spaziale di notevole importanza nazionale(esistente) di un agricoltura di avanguardia(nel Metapontino),di una architettura straordinaria ed unica(come quella dei Sassi),e di una scuola di cinema(già in itinere)sarebbero ottimi viatici per un adeguato richiamo di studenti internazionali.
E’ chiaro che senza una precisa volontà politica ed un adeguato reperimento di risorse,tutto questo sarebbe,e spero non lo sia, una chimera, ma la proposta, se realizzata, oltre che rappresentare la base di un salto di qualità soprattutto culturale per la nostra regione, sarebbe sicura risoluzione di tanti problemi occupazionali (riducendo l’emigrazione giovanile) e costituirebbe anche motivo di superamento di un anacronistico quanto dannoso e stupido campanilismo. Sarebbe utile conoscere il parere di tanti nostri corregionali e dei nostri rappresentanti politici. E,ricordiamolo tutti,”volere e’ potere”. Oltretutto mi parrebbe una ottima occasione di rilancio per la nostra regione,quella terra in cui tanti di noi vorrebbero vivere in pace ed armonia.