Uomo di Altamura, Francesco Fiore (Movimento Culturale ORA):”L’ennesimo tentativo di saccheggio, il Parco Nazionale e la Comunità deve opporsi”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
La forte preoccupazione e le gravi discrasie che avevamo evidenziato con la nota del 2 gennaio scorso,a seguito della prima convocazione del Comitato tecnico scientifico “Uomo di Altamura” in data 24 novembre 2017, voluto dalla Sovrintendenza per la Città Metropolitana di Bari, si sta trasformando in una preoccupante possibilità. Il progetto “Karst”, del Prof. Manzi, già finanziato dal MIUR (Ministero istruzione, università e ricerca),prevede nella sua ultima parte la rimozione di pezzi o dell’intero scheletro di “Ciccillo” per studi da effettuare in sedi scientifiche ed accademiche evidentemente lontane dal nostro territorio e con successive attività di musealizzazione. Il gruppo di Manzi, determinato a voler asportare i resti del neanderthal dalla sua grotta, con l’avallo della Sovrintendenza pugliese,ha avanzato agli enti preposti una nuova richiesta di autorizzazione per ulteriori discese in Grotta di Lamalunga. Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, con delibera di Consiglio Direttivo, si era espresso in maniera netta ed inequivocabile, a settembre 2017, richiamando i vincoli giuridici che insistono sull’area, i quali, non lasciano spazio ad alcuna possibilità di agire in modo invasivo nel singolare ambiente carsico e paleoantropologico che ospita i resti di “Ciccillo”. Ma soprattutto, con quell’atto, l’Ente Parco richiedeva la preventiva condivisione dei dati scientifici ufficiali, quale risultato delle precedenti discese e dei rilievi effettuati in grotta a maggio e ad agosto 2017. Con la stessa delibera, peraltro, preannunciavaanche, che,senza il perfezionamento di tali richieste non avrebbe autorizzato ulteriori discese e da quanto ci è dato sapere, ad oggi, i ricercatori capitolininon hanno fornito alcun dato scientifico e pertanto, alla luce dei fatti, siamo certi che il Parco, in linea con quanto precedentemente deliberato e con il ruolo a cui è chiamato ad esercitare, non autorizzi nessun’altra attività in grotta, almeno per il momento. Inoltre, tocca ricordare l’espressione contraria ed unanime, al progetto “Karst”, del Consiglio Comunale di Altamura, di gran parte del mondo scientifico e speleologico e del tessuto civico ed associazionistico del territorio.L’altra triste novità, sempre a seguito delle decisioni prese il 24 novembre scorso, è la netta estromissione del C.A.R.S (Centro Altamurano Ricerche Speleologiche) dalle attività in grotta. Il motivo per il quale al C.A.R.S. è stato negato di poter prendere parte, come sempre ha fatto, alle eventuali e future attività in Grotta, è dovuto alla posizione di contrarietà alla rimozione di “Ciccillo” dall’habitat naturale. C.A.R.S. che ,nel 1993,fu autore del rinvenimento dello scheletro dell’Uomo di Altamura e che da allora si è occupato di custodire il reperto all’interno della cavità carsica di Lamalunga Il gruppo di studi del Professor Manzi, con la compiacenza delle istituzioni pugliesi e la complicità di qualche tecnico altamurano, vuole espropriarci della nostra storia. E’evidente, si vuole dare luogo all’ennesima violenta colonizzazione, all’ennesimo saccheggio.