Riceviamo e pubblichiamo alcune riflessioni del materano Valentino Blasone in vista del consiglio comunale “aperto” su Matera 2019 in programma il prossimo 15 febbraio a Matera. Di seguito la nota integrale.
Le chiavi di Matera 2019.
Il prossimo mercoledì 15 febbraio, nel pomeriggio, si riunirà il consiglio comunale avente come ordine del giorno l’attività della fondazione Matera Basilicata 2019.
Saranno presenti in consiglio sia la presidente Sole, sia il direttore Verri.
È stato annunciato che nella mattinata dello stesso giorno il Sindaco e il direttore, con un tempismo perlomeno inusuale, terranno nel palazzo di città una conferenza stampa per la presentazione dei due neo manager della Fondazione nominati a seguito di un bando pubblico, che in realtà, visti gli esiti peraltro già vaticinati, sono un perfetto esempio della migliore tradizione di spartizione partitocratica della prima repubblica (questo senza nulla togliere alle eventuali competenze dei due manager).
Ritornando all’appuntamento del pomeriggio, esso è infatti una delle ultime possibilità della nostra città di uscire dall’immobilismo fatto di veti incrociati di cui siamo vittime dal giorno della nostra vittoria a capitale europea della cultura.
Poiché da sempre richiedo trasparenza, questa va fatta partendo dai nomi e dai giochi in campo.
ll primo deus ex machina è il nostro presidente di regione Marcello Pittella.
Infatti egli ha inteso con la forza della sua magistratura e della sua posizione all’interno del PD regionale e nazionale, affermare in questi ultimi due anni che la vittoria è si di Matera, ma non solo, allargando il tavolo fino a far divenire tale vittoria un evento per l’intera Basilicata (il che non è un male). Ovviamente così facendo il suo ruolo è diventato fondamentale. Non ricorderò qui le vicissitudini cittadine degli ultimi tre anni e l’ultima campagna elettorale per l’elezione del sindaco. È ormai un evento superato e non richiede ulteriori commenti. Ma tutto ciò è servito al presidente Pittella di affermarsi come il Re Sole della Basilicata.
È chiaro a tutti di conseguenza quanto il successo (come tutti ci auguriamo) o l’insuccesso di Matera 2019 sarà di sicuro responsabilità principe di Marcello Pittella. Di questo il nostro presidente regionale ne porti coscienza.
Altro punto è il ruolo del nostro sindaco. L’avvocato De Ruggieri è una figura storica della nostra città ed ha il dovere morale (oltre che il mandato elettorale) di affermare (con forza se necessario e senza compromessi) l’autonomia e il ruolo principe di Matera. Questo non solo nelle parole ma nei fatti e nelle azioni quotidiane della sua amministrazione. È chiaro a tutti infatti che se lo scippo latente di questi ultimi due anni continuerà a manifestarsi e se il sindaco non si opporrà a tali situazioni chiamando anche a raccolta democratica l’intera cittadinanza, ne sarà primo e principale complice.
È il momento infatti di ribadire con una mozione e un ordine del giorno possibilmente votato all’unanimità dal consiglio comunale che Matera deve ritornare ad essere centrale nel processo e nei progetti di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
È troppo lungo ed avvilente, purtroppo, l’elenco degli scippi subiti negli ultimi due anni, l’immobilismo e l’isolamento che la città continua ad avere, l’ormai quasi rassegnazione che è subentrata all’entusiasmo della prima ora.
Questo non è ammissibile e bisogna lottare, si dico lottare, per ribaltare il tavolo. Gli eletti del popolo materano, Sindaco e Consiglieri Comunali, si adoperino per far ritornare Matera al centro del progetto. La loro è una responsabilità che definisco storica. Quindi loro tutti in coscienza, al di là delle appartenenze politiche a maggioranza e opposizione, mettano al primo posto gli interessi unici ed inviolabili della città.
Mercoledì ne hanno la possibilità. Mi auguro vivamente che non deludano ancora.
Infine una nota per il direttore Verri.
Lui è stato indubbiamente uno degli artifici della vittoria di Matera. Io stesso a suo tempo firmai una petizione perché lui continuasse ad adoperarsi per Matera 2019. Dico però oggi che ha profondamente deluso e mortificato gli accrediti di stima e di fiducia che l’intera città (o gran parte di essa) gli ha in passato riconosciuto.
Non si può far passare per cultura una conduzione che sa di immobilismo e del nulla. Non si può far della sua posizione una rendita per se stessi e per i propri circoli più o meno vicini. Forse ha ancora una possibilità di riscatto. Forse. Ma anche il direttore Verri deve tornare a SERVIRE la città e la causa di Matera 2019 e non grazie a questa costruire il suo futuro personale.
Se ne è capace, bene, se così non fosse, sarebbe meglio lasciare il campo.
Che mercoledì sia quindi il giorno della verità per tutti gli attori e siano la trasparenza e l’onestà intellettuale le chiavi con cui far ripartire il motore di Matera 2019.
La città e i materani non possono aspettare oltre.
Valentino Blasone
…aggiungerei solamente che la città ha urgente bisogno di conoscere su quale o in quale progetto identificarsi, perchè, condiviso il progetto, ognuno possa FARE la propria parte. E’ urgente la FUSIONE tra programma e progetti della Fondazione e programma e progetti dell’Amministrazione e di questa FUSIONE la città deve essere messa al corrente per condividere da PROTAGONISTA lo sforzo realizzativo. Ovviamente la “BACCHETTA” non può che essere UNA ed in mano all’AMMINISTRAZIONE COMUNALE. Non uccidiamo le ultime speranze. Possiamo e dobbiamo farcela … Saverio Acito