Con il recente annuncio a Matera, in occasione dell’incontro promosso da Adsi – Associazione dimore storiche italiane, da parte del presidente Bardi, di un testo di legge regionale che abbia come oggetto la completa valorizzazione dei centri storici dei comuni della Basilicata ,il dibattito sullo spopolamento dei piccoli comuni fa un buon passo in avanti sul piano delle soluzioni operative. E’ il commento del Distretto di Turismo Rurale Le Terre di Aristeo che da tempo ha avviato una strategia di intervento (Progetto Pilota 2018 Terre di Aristeo) che parte da alcuni sempre più attuali e “non scontati” interrogativi: Come si può provare ad arginare la desertificazione dei nostri territori (non solo dei Borghi)? Come si può provare a invertire la tendenza in atto? Come si può provare a dimostrare ai nostri ragazzi che è possibile vivere anche in Basilicata, potendosi sentire, anche qui e da qui, “cittadini del mondo?”
“La Regione Basilicata non è attrattiva e non è accogliente. Non è attrattiva – sostiene Saverio Lamiranda, a.d. Terre di Aristeo – per gli investitori anche perché non dispone di sistemi economici territoriali compatibili con il Mercato, non è accogliente per un turismo di qualità, capace di sostenere e stimolare la promozione ed il sostegno delle “economie locali”, specialmente quelle rappresentate dalle piccole e medie imprese. Senza questa condizione interattiva non c’è futuro, non c’è speranza. Per questo abbiamo proposto un “progetto Pilota integrato” idoneo e capace di coniugare e coinvolgere i diversi segmenti produttivi e sociali necessari per conseguire l’obiettivo prefissato. Una “filiera” completa -spiega Lamiranda – necessitata e capace di coinvolgere, cointeressare, tutti i segmenti pubblici e privati, produttivi e di servizio (agricoltura, enogastronomia, artigianato ecc.) Per questo abbiamo ribadito con convinzione che il nostro Turismo, il cui presupposto di successo è l’esistenza di un sistema produttivo (le economie del territorio) efficace e prevalentemente locale, deve essere un turismo di comunità, un obbiettivo che dovrà essere quantificabile e misurabile nei risultati, un’economia da Comunità Turistica e anche integrata, così come la definisce il protocollo d’Intesa sottoscritto con la Regione il 11.07.2018 . Questo è e proponiamo debba essere il primo obiettivo strategico di tutta la Regione insieme a tutte le comunità municipali coinvolte. Matera l’ha dimostrato: se vogliamo vincere la scommessa, dobbiamo coinvolgere tutte le componenti di una Comunità (il parroco, il sindaco, il vigile urbano, l’operatore ecologico, il giovane, l’imprenditore, l’operaio, il professionista, la maestra ecc. ecc.): tutti”.
Il Distretto continua il programma di incontri territoriali. Il prossimo appuntamento è a Tolve lunedì 28 ottobre (ex Convento SS Annunziata -sala consiliare, ore 18,30).