Hao mons. Antonio Giuseppe Caiazzo ha inviato una lettera aperto sulla prossima apertura dell’anno accademico dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano Mons. Anselmo Pecci di Matera. Come è noto, la frequenza dell’ISSR Mons. Anselmo Pecci può costituire un’opportunità formativa per investire il proprio tempo in un percorso di approfondimento delle ragioni
della propria fede in un’epoca in cui la società impone nuove sfide.
Di seguito la nota integrale.
Ai Confratelli Presbiteri
Ai Religiosi e Religiose
Alle Associazioni laicali
Agni Uffici Diocesani
Carissimi,
l’esperienza della fede, per uscire da un’adesione puramente emotiva e superficiale, necessita di un percorso spirituale che coniughi preghiera, vita sacramentale, carità e servizio ecclesiale con lo studio e la formazione intellettuale.
La nostra Diocesi e le Chiese sorelle di Basilicata da anni hanno investito sull’Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano “Mons. Anselmo Pecci”, con sede centrale a Matera e polo Fad (Formazione a distanza) a Potenza, per garantire una formazione che metta i nostri fedeli laici e religiosi nella condizione di evangelizzare dialogando con tutti, senza rinunciare però al necessario discernimento, quanto mai indispensabile per non uniformarsi alla mentalità mondana (cfr. Rm 12, 2).
Un punto di forte criticità, che si riscontra nella vita e missione della Chiesa oggi, è rappresentato dalla debolezza del pensiero, dalla disarticolazione delle conoscenze religiose, dall’analfabetismo religioso, che espone molti laici ed operatori pastorali alla frammentazione della vita propria della nostra società, creando di fatto un divario tra azione e pensiero tanto nella vita ecclesiale quanto in quella civile.
La debolezza maggiore che ne viene si evidenzia in un’azione religiosa, pastorale, ecclesiale, ma anche professionale e sociale, di tanti laici che, mancando di adeguati strumenti culturali e di chiavi di lettura cristiana della realtà, spesso giudicano la fede e la vita cristiana a partire da criteri mondani, quando invece dovrebbe essere la fede a dettare i criteri per giudicare le cose del mondo secondo lo spirito del Vangelo.
Scrive Papa Francesco nella Cost. ap. Veritatis gaudium circa le Università e Facoltà Ecclesiastiche, 8 dicembre 2017:
«Gli studi ecclesiastici non possono limitarsi a trasferire conoscenze, competenze, esperienze, agli uomini e alle donne del nostro tempo, desiderosi di crescere nella loro consapevolezza cristiana, ma devono acquisire l’urgente compito di elaborare strumenti intellettuali in grado di proporsi come paradigmi d’azione e di pensiero, utili all’annuncio in un mondo contrassegnato dal pluralismo etico-religioso» (n. 5).
È con questa consapevolezza e con questo auspicio che vi comunico
l’apertura delle Iscrizioni per il prossimo anno accademico presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano “Mons. Anselmo Pecci” di Matera,
sollecitando i laici e le religiose a prendere visione delle opportunità formative offerte e ad investire il proprio tempo in un percorso che li potrà aiutare ad approfondire le ragioni della loro fede e ad offrire un servizio nella Chiesa e nella società all’altezza delle nuove sfide.
Invito inoltre i presbiteri a proporre e incoraggiare i laici a intraprendere questo percorso e gli Uffici diocesani a valorizzare le opportunità di formazione offerte dal nostro Istituto.
Nelle locandine allegate a questo messaggio potete trovare tutte le indicazioni sia per le iscrizioni ordinarie che per la scelta di percorsi particolari e personalizzati per gli operatori pastorali.
Vi abbraccio e benedico.
✠ Don Pino
Istituto scienze religiose offerta formativa
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