Venerdì 24 giugno con l’inizio solenne del Novenario e la benedizione del Carro Trionfale partono ufficialmente i festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Bruna.
Questo il programma della giornata.
ore 10,30: peregrinatio dell’immagine del Bambino Gesù alla Cappella dell’Ospedale Madonna delle Grazie”, accoglienza della sacra immagine e momento di preghiera.
ore 18: Inizio del solenne novanario. Processione dell’immagine di Maria Santissima della Bruna dalla Chiesa di San Giuseppe alla chiesa di San Francesco d’Assisi.
ore 19 Piazza San Francesco d’Assisi, celebrazione eucaristica;
ore 21: benedizione del Carro trionfale, impartita da Mons. Salvatore Ligorio nella piazzetta del Carro (via Marconi). Spettacolo pirotecnico.
Tra due settimane Matera sarà pronta per vivere il suo giorno più lungo, quello del 2 luglio in onore di Maria Santissima della Bruna, patrona della città dei Sassi. Una festa unica, popolare, religiosa e pagana, tutta da vivere, dall’alba a notte fonda, dalla processione dei pastori ai fuochi pirotecnici, che quest’anno non vedranno più impegnata la pirotecnica Santachiara con il suo spettacolo piromusicale ma tre ditte: la Pirotecnica Moderna di Genzano di Lucania, la Vulmont di Matera e la Pirotecnica Campania di Orta di Atella, locaiàt Santo Stefano, in provincia di Caserta. Tre ditte che non avrebbero i requisiti richiesti dalla rigida normativa di sicurezza che riguarda gli spettacoli pirotecnici eseguiti in zone sottoposte a tutela ambientale, come quella del Parco della Murgia Materana. In ogni caso le tre ditte scelte dal Comitato della Bruna hanno sottoscritto un contratto nel quale si impegnano ad utilizzare i materiali che al momento dell’esplosione producono delle scorie che arrivano spente al suolo. Si tratta in pratica di un’autodichiarazione che solleva da ogni responsabilità l’Ente Parco della Murgia Materana, che gestisce l’area interessata dai fuochi pirotecnici adiacente il belvedere di Murgia Timone. per i fuochi pirotecnici su SassiLive vi sveliamo il Carro trionfale sul quale sarà scortata in processione l’immagine della Madonna della Bruna prima di essere distrutto, si spera, in piazza Vittorio Veneto. Quest’anno il maestro cartapestaio Michelangelo Pentasuglia ha lavorato sul tema dell’Eucarestia, “che ci educa al primato di Dio, all’appartenenza ecclesiale e alla testimonianza della carità”. Il manufatto in cartapesta, che emerge sulla struttura in legno costruita dai falegnami Angelo Chico ed Eustachio Santantonio, quest’anno è più largo di un metro rispetto ai carri degli anni precedenti: circa tre metri e ottanta per una lunghezza di circa 13 metri. E Pentasuglia a raccontare i particolari della sua opera, costruita anche con il contributo di Vincenzo Cristallo, Elena Mirimao, Uccio Santochirico e Andrea Sansone, artista materano che si è trasferito a Monza ma che è tornato con piacere nella sua città per realizzare i quadri presenti nelle quattro nicchie del Carro della Bruna.
“Questo è il mio quindicesimo carro che ho eseguito senza l’aiuto di mio padre, in totale sono oltre cinquanta quelli a cui ho partecipato attivamente. Ho cominciato a lavorare il 14 marzo scorso e ho terminato il 10 giugno. Quest’anno è stata molto dura perchè ho ricevuto l’incarico di realizzare tre carri, quello per la festa di Montescaglioso, quello dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia, in mostra dal 17 marzo scorso a Torino e infine quello per la nostra festa”.
Quest’anno il Carro è un metro più largo, come mai? “Le dimensioni del Carro sono legate al passaggio sotto l’arco della Cattedrale ma siccome anche quest’anno il Duomo resterà chiuso e i tre giri sono previsti sempre in piazza San Francesco mi sono permesso questa variazione. Ho pensato di realizzare un carro molto ricco, nel quale si contano otto statue, dodici puttini e tantissime decorazioni, rilievi e bassorilievi.”
Si continua a sollecitare l’istituzione di una scuola della cartapesta, intanto come giudica il lavoro svolto dai giovani allievi? “I ragazzi sono ancora alle prime armi, anche perchè non si può imparare nè da un giorno all’altro, nè da un anno all’altro. Fare un carro della Bruna è molto difficile, io credo che occorre avere le idee chiare e sopratutto molta fede. Non è facile lavorare la cartapesta, ma devo dire che ho trovato dei ragazzi molto bravi nel disegno e altri nella pittura. Mettendo insieme tutte queste professionalità si può offrire un carro di qualità”.
Michele Capolupo.
Il carro trionfale in onore di Maria Santissima della Bruna edizione 2011 (foto www.sassilive.it)